Tetrasodium Etidronato è meglio dell'EDTA?

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greensoul
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Tetrasodium Etidronato è meglio dell'EDTA?

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Fra gli ingredienti più ricorrenti nei cosmetici e nella detergenza si ritrovano il Disodium o Tetrasodium EDTA e il Tetrasodium Etidronato.

Che cosa sono questi due ingredienti?

Il Disodium EDTA è un sale dell'acido etilendiammino tetracetico e si presenta sotto forma di polvere cristallina bianca.
Viene usato in cosmesi e nei detersivi perché agisce come chelante, cioè un sequestrante di metalli pesanti (ferro, mercurio, rame, piombo, calcio...); quindi nei cosmetici attira i metalli e le impurità residue per impedire che gli stessi alterino il prodotto e nei detersivi serve contro il calcare dell'acqua, rendendo quest'ultima meno dura e favorendo l'azione detergente. Inoltre aumenta in alcuni casi l'effetto dei conservanti.
EDTA.png
L'EDTA legandosi ai metalli pesanti forma un complesso che è solubile in acqua, che è meno nocivo del metallo pesante, ma che rilasciato in acqua rappresenta un rischio di inquinamento.
Il complesso che si forma fra il sale di EDTA e il metallo pesante "catturato", degrada poi nell'ambiente, e il tempo di biodegradabilità dipende dal metallo pesante presente.

In effetti quindi anche l'EDTA e i suoi sali sarebbero biodegradabili, ma con una tempistica molto più lunga rispetto ad altri componenti che possono essere considerati ecologici per l'ambiente.
C'è poi un sospetto non dimostrato sulla possibilità che l'EDTA renda disponibili i metalli pesanti smobilizzandoli dai fondali e rilasciandoli nell'ambiente acquatico con eventuali gravi conseguenze di tossicità.

Bisogna però dire che l'EDTA è usato in medicina in casi di intossicazioni da piombo, arsenico, cadmio ecc... ed è stato impiegato da anni con funzione di bonifica dei suoli inquinati da metalli pesanti per il suo potere "sequestrante".

In definitiva l'azione dell'EDTA e dei suoi composti è meno nociva dei metalli pesanti che lasciati liberi potrebbero nuocere maggiormente sia all'ambiente che all'uomo.

Il problema dell'utilizzo dell'EDTA è dovuto ai suoi tempi più lunghi di biodegradabilità rapportati con l'eccessivo utilizzo nell'industria chimica.
Ad oggi è' un ingrediente considerato NON ECOLOGICO in tal modo da limitarne l'impiego che nei decenni si è fatto in modo sproporzionato.

Una precisazione è che nella cosmesi, in particolare nei prodotti per la pelle, le quantità utilizzate sono davvero minime (0,05% - 1 %), quindi non vi è molto rischio di inquinamento acquatico, né per la salute dell'uomo, in quanto come detto sopra i sali di EDTA non sono nocivi alla salute, ma svolgono un'azione di "pulizia" dai residui di metalli pesanti e aiutano la conservazione del prodotto.

Ci si chiede a questo punto quale sia la soluzione più ecologica per rimediare all'abuso di utilizzo di EDTA.

L'alternativa proposta all'uso dell'EDTA è stata il Tetrasodium Editronate, ma ad onor del vero anche questo ingrediente è inserito nella lista di restrizioni dell'Aiab - Icea e viene indicato che l'utilizzo può essere fatto solo ad una massima concentrazione dell' 1,5% nei prodotti per i capelli, mentre nei saponi il massimo impiego scende allo 0,2%.
Tetrasodium_etidronate.png

Il perché di queste restrizioni nasce dal fatto che il Tetrasodium Etidronate è anch'esso un chelante, quindi un sequestrante di metalli, ma anche un viscosizzante e stabilizzante.
Si tratta di un fosfonato che può generare uno squilibrio nell'ambiente acquatico dovuto a bassa biodegradabilità e alla sua forte azione chelante.
Quindi pur non essendo un veleno, provoca una forma di inquinamento detta "eutrofizzazione*" che consiste nell'alimentare una specie a discapito di altre, in questo caso l'eccesso di fosfonati andrebbero a nutrire un tipo di alghe che scompensano l'equilibrio nella flora e nella fauna marittima.

Per tale ragione è stato limitato l'utilizzo del Tetrasodium Etidronato considerato una concausa di questo tipo di inquinamento.

Vi è motivo di pensare che l'uso di fosfonati in modo eccessivo come già avviene nei vari prodotti chimici fra cui diserbanti, fertilizzanti, detersivi, cosmetici possa diventare a lungo termine un grave danno per l'ecosistema.

Si conclude che sia l'EDTA che il Tetrasodium Etidronato, non possono essere considerati ECOLOGICI.

Quali alternative ci sono?

Ancora non è chiaro visto la complessità dell'argomento e la mancanza di studi su altri ingredienti efficienti e biocompatibili, soprattutto l'industria cosmetica dovrà fare delle modifiche alle attuali composizioni che ancora non sono state considerate adeguatamente.

Possiamo dare alcuni ingredienti come possibili alternative, ma con le dovute riserve.

Per i saponi possono essere usati il Sodium gluconate e il Sodium citrate.
Nella cosmesi il Trisodium ethylenediamine disuccinate, un sequestrante di origine naturale che ha mostrato un rischio ridotto a basse dosi di utilizzo.
Nella detergenza il Trisodium methylglycinediacetate (MGDA) ,il Tetrasodium glutamate diacetate (GLDA) o il Tetrasodium Iminodisuccinate (IDS).



Allegato: EU Regolamento Detergenza 259/2012



Nota: Eutrofizzazione= *Processo per cui un ambiente acquatico modifica il suo equilibrio ecologico per arricchirsi delle sostanze nutritive di cui scarseggia; il processo può essere determinato da mutazioni naturali dell'ambiente ma, più frequentemente, da inquinanti (detersivi, fertilizzanti, ecc.) che lo accelerano.
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