Il Bonsai come espressione della bellezza della Natura

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NaturAthanor
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Il Bonsai come espressione della bellezza della Natura

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Propongo un estratto di un articolo che mi è piaciuto molto, tratto dal sito http://www.zenfirenze.it/approfondiment ... appone.asp

Devo dire che amo particolarmente i Bonsai e li vedo come un'arte che può sublimare l'uomo. Queste bellissime rappresentazioni della natura racchiudono in loro qualcosa di più che un semplice diletto.

Ecco parte dell'articolo della Conferenza del Prof. Aldo Tollini docente di Lingua Giapponese classica all'Università Ca' Foscari di Venezia:

"I piccoli suiseki, o bonsai o ikebana che teniamo presso di noi non sono solo oggetti d’arte belli e piacevoli alla vista, ma sono lo spirito della natura, sono le rappresentazioni della nostra appartenenza originaria. Essi ci ricordano ogni momento che la natura è il nostro mould originario. Quando creiamo un bonsai o un ikebana, cioè quando modelliamo la natura, allo stesso tempo modelliamo noi stessi: quello che abbiamo tra le mani è una diversa sostanza di noi stessi, poiché noi siamo natura e la natura è noi stessi. Per questo, queste attività in Giappone giungono a essere delle Vie spirituali. In fondo, non è l’uomo, essere dominatore della natura che modella a suo piacimento, non è una azione in cui l’uomo esprime se stesso e dà la forma che la sua ideazione suggerisce. Non è questo. Piuttosto, la mano dell’uomo agisce come strumento della natura che dà forma ai suoi elementi. Come la natura plasma gli alberi, i fiumi, i monti, così la mano dell’uomo, natura essa stessa, dà forma di natura alla natura. Esprime la natura nella sua massima perfezione possibile. Se così non fosse, perché mai non dare agli alberi forme astratte, impossibili, ma creative? Perché non superare la natura nello sforzo creativo per dimostrare la superiorità della creatività umana su quella inferiore della natura? Forse un giorno l’arte del bonsai prenderà questa strada in Occidente... chissà!
Bonsai.jpg
Riprodurre la natura secondo i suoi propri schemi significa dare ordine all’universo e in definitiva alla vita dell’uomo e alla sua interiorità. Trovare nella natura la bellezza (o riprodurla) è un modo per cogliere (o esprimere) la sua perfezione e quella dell’universo e attraverso di essa congiungere l’uomo a questa perfezione della natura. E’ un modo per l’uomo di cogliere, riaffermare ed esprimere il suo “essere natura”, assieme alle piante, ai monti, ai fiumi. In definitiva, è un modo per “sentirsi natura” o tornare alla propria dimensione originale, alla propria natura profonda.

Ma se non abbandoniamo la nostra visione soggettiva, limitata, e non proviamo a osservare la Natura con uno sguardo puro e semplice non giungeremo mai a “vedere” la Natura, perché essa va vista con il cuore, oltre che con gli occhi.
Allo stesso modo, la bellezza del vero bonsai non nasce dalle mani del bonsaista, ma dal suo cuore. Bisogna sapere vedere e ascoltare la pianta per poter creare un bonsai. Solo quando si lasciano cadere tutte le idee preconcette su bellezza/bruttezza, armonia/disarmonia e con mente e cuore puro ci si avvicina alla pianta, si riesce a creare un bonsai valido.

Nel dare forma a un bonsai, piuttosto che creare una forma particolare che nasce dalla testa del bonsaista, si dà (o ridà) alla pianta la sua forma naturale, togliendo tutto quello che è superfluo. Potremmo dire che la bellezza del bonsai non sta nella sua forma esteriore, perché, se così fosse, allora qualunque forma armoniosa sarebbe bella (ma fredda, o improbabile, o artificiale). Piuttosto, la bellezza di un bonsai consiste nella sensazione o emozione che riesce a trasmettere, al di là della sua forma fisica.

Praticando l’arte del bonsai si sviluppa gradualmente un’attitudine di apprezzamento e amore verso la natura, ma anche di attenzione verso la natura, per esempio cogliendo le varie forme che assume nelle diverse stagioni.

Fujiwara Shoho (XVIII sec.): “Apprendere l’arte dell’Ikebana vuol dire imparare a conoscere se stessi.”

Nel bonsai (e nell’ikebana) è indispensabile togliere tutto quello che è superfluo, per lasciare solo ciò che è essenziale. Questa operazione fatta sulle piante serve a portarle alla loro natura autentica e genuina, oltre gli inutili orpelli. Ma la capacità di fare questo deve nascere dalla stessa operazione interiore del bonsaista. Non è pensabile che chi abbia confusione dentro di sé possa realizzare linee semplici e pure fuori.

La bellezza della essenzialità e della purezza è la tradizione della cultura giapponese."[/i]
bonsai-ikebana.jpg
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