Allevamenti e carne sicura? A cosa stare attenti

Tutto quello che può interessare sapere sulle sane abitudini alimentari, lo stile di vita e la salute.
Regole del forum

Consulta le regole
Rispondi
Loris
Utente registrato
Messaggi: 10
Iscritto il: 21/06/2016, 18:05
Contatta:

Allevamenti e carne sicura? A cosa stare attenti

Messaggio da Loris »

Riprendo e condivido un articolo di Federico Marino dal sito perchebio.com

PARLIAMO DI CARNE "SOSTENIBILE" Non mangiare carne rappresenta un avanzamento di civiltà perché pone fine alla violenza sugli animali e non è più sostenibile per il pianeta? Sicuramente 7 miliardi di persone che mangiano ogni giorno carne e lo fanno più volte al giorno non sono sostenibili. Mangiarne poca, ma di qualità eccellente può essere il il segreto per ottenere una salute ottimale. Ma come conoscere davvero la qualità della carne che mangiamo? Le regole d'oro sono due: 1. conoscerne la provenienza; 2. porre all'allevatore alcune, fondamentali domande.

Nel dibattito sulla cancerogenicità o meno della carne avviato dalla relazione dell'OMS e dal famoso libro "The China Study" che chiama in causa pure i latticini, bisogna evidenziare un dato di fatto: la carne di oggi, del pari ai latticini, è straordinariamente diversa da quella di ieri, non solo perché i metodi di conservazione dei salumi sono divenuti tossici e l'ambiente è più inquinato, ma anche perché sono mutati i metodi d'allevamento, in particolare è cambiato ciò che gli animali per millenni hanno mangiato. E non solo noi siamo ciò che mangiamo, anche la mucca lo è. Come regola generale, se l'animale ha avuto una vita felice e in armonia con la sua natura, anche la sua carne sarà sana.

Carne di manzo, pollame, suini
1. Come è stato allevato l'animale? E' stato allevato al pascolo o libero su un'area cortiliva?
Essendo i bovini degli erbivori ruminanti i cui stomaci sono predisposti alla digestione di erba, l'allevamento al pascolo è quello ideale affinché la carne sia magra, nutriente e ricca di omega 3, i benefici acidi grassi di cui i vegetali sono la fonte principale. La carne, le uova e i latticini ne sono oggi ormai privi proprio perché che gli animali non si nutrono più di erba, Alcuni scienziati ritengono che lo squilibrio a favore degli Omega 6 che si è venuto a creare nell'alimentazione moderna sia all'origine di una pletora di gravi malattie.

Lo stesso discorso vale per i prodotti derivati del latte, formaggi e latticini. Essi saranno tanto più nutrienti (omega 3 ecc.) e privi di tossicità quanto più l'animale avrà brucato tanti tipi diversi di erbe in un pascolo montano o comunque lontano da fonti d'inquinamento come autostrade e industrie.

Del pari maiali, galline e tacchini. L'ideale è che siano lasciati liberi e abbiano un luogo riparato - pollaio o porcilaia - con libero accesso all'esterno.

2. Oltre all'erba, quale altro mangime è stato somministrato all'animale? Ha seguito una dieta al 100% vegetariana?
Gli sono stati dati supplementi?
I supplementi possono spesso contenere proteine e grassi animali.

Oppure gli sono stati somministrati altri mangimi? Può accadere che nelle fattorie industriali gli venga fra l'altro somministrato pollina, penne, polvere di cemento, cibo avariato o vecchio. Ma soprattutto, questi erbivori "vegetariani" possono essere nutriti con sottoprodotti animali.

Anche nel caso in cui l'animale abbia seguito un regime totalmente vegetariano, esso è sovente composto di cereali per farlo ingrassare più velocemente. Questa pratica alimentare può farlo ammalare e, inoltre, è un'altra causa della perdita di Omega 3 nelle carni di manzo. I cereali, infatti, non sono erbe.

Il pollame "sostenibile" si nutre di erba, verdure, cereali e insetti, mentre quello industriale viene nutrito con sottoprodotti animali, come ossa, piume, sangue, sterco e parti animali, nonché cereali, arsenico, supplementi di vitamine e minerali, enzimi e antibiotici per prevenire le epidemie che possono scoppiare negli affollatissimi pollai industriali. E' chiaro che la carne di un pollo allevato in libertà e quello di un allevamento industriale saranno molto diverse a livello nutritivo, nonché tossicologico. Lo stesso vale per le uova (prive di omega 3 quelle degli allevamenti industriali!). Vale la pena informarsi se le galline sono state sottoposte a muta (sostituzione delle piume) forzata: si tratta di un procedimento per il quale alle galline non viene dato cibo per 5-14 giorni per forzare il loro corpo a produrre più uova. Meglio evitare questo tipo di allevamenti poiché si tratta di una pratica disumana.

I suini "sostenibili" scavano nella terra per mangiare radici e insetti e verranno dati loro i resti della tavola e la buccia della frutta. Possono essere pure nutriti con grano e soia, ma questo tipo di alimentazione è meno sostenibile, perché sono colture utilizzabili per l'alimentazione umana. Infatti, l'allevamento industriale nutre i maiali essenzialmente con questi due tipi di raccolti con l'aggiunta di vari supplementii, fra cui prodotti della panificazione, pietra calcarea, farina di pesce, rame, selenito di sodio, cloruro di colina e antibiotici.

3. Come è stato allevato l'animale durante la fase che precede la macellazione?
Se la mucca è stata nutrita con cereali e non con fieno, può comportarle problemi di salute perché può non digerirli in modo ottimale, e la sua carne è priva dei preziosi Omega 3.

Negli allevamenti industriali, ciò accade invariabilmente, mentre gli allevatori sostenibili privilegieranno il pascolo o una dieta a base di fieno pure in questa fase, oppure un misto di cereali e fieno.

4. Gli sono mai stati somministrati antibiotici?
Se l'animale si è ammalato, può essere giustificata la somministrazione di antibiotici in quell'occasione. Ma negli allevamenti industriali gli antibiotici sono somministrati in modo continuo per prevenire le malattie o per promuovere la crescita. Evitare di nutrirsi della carne di questi animali.

5. Sono stati dati all'animale ormoni, ormoni steroidei o promotori della crescita?
La somministrazione di ormoni ha lo scopo di far crescere gli animali più velocemente. Si tratta di una tecnica d'allevamento vietata in Europa, ma, dato che si osserva una diminuzione dell'età media della comparsa del menarca nelle bambine occidentali, si sospetta sia segretamente praticata da qualche allevatore e sia all'origine del fenomeno. Da notare che un livello elevato di ormoni nell'alimentazione e il conseguente più lungo periodo fertile delle donne sono ritenute essere luna delle cause principali della crescita esponenziale dei casi di tumore al seno.

Un altro ormone che non dovrebbe essere dato alle vacche è la somatotropina ricombinante bovina (rBST), l'ormone ricombinante della crescita bovina (rBGH) o ormone artificiale della crescita. Questo tipo di carne ottenuta attraverso la somministrazione di rBST non è "sostenibile".

Additivi e promotori della crescita non sono classificati come ormoni e possono essere somministrati al pollame. Meglio informarsi in proposito ed evitare gli allevatori che adottano tali pratiche.

FONTE ONLINE

www.sustainabletable.org

FONTI BIBLIOGRAFICHE

Food, Inc, edited by Karl Weber



Tags:
Rispondi
  • Argomenti simili
    Risposte
    Visite
    Ultimo messaggio

Torna a “Cibo, Salute e Stili di vita”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 8 ospiti