Linee Guida per Città Verdi - Green City e sostenibilità

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Linee Guida per Città Verdi - Green City e sostenibilità

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In una prima Conferenza Nazionale delle Green City, organizzata dal Green City Network (promosso dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile) e in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, sono state presentante le Linee guida per le Green City (le "Città Verdi") in Italia. La Conferenza ha interessato le città di Ferrara, Forlì, Parma, Ravenna, Rimini e Bologna.

Si tratta di un insieme di misure da adottare per trasformare le città d'Italia in luoghi sempre più vivibili puntando sull'ecologia, sulla qualità, il benessere, la promozione di occupazione e iniziative per lo sviluppo sociale.

A seguire queste Linee Guida ci sono già parecchie città in tutta Italia come Roma, Milano, Firenze, Bologna, Napoli, Palermo.

Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile spiega: "Le linee guida vogliono essere un contributo per rilanciare con forza nelle città le priorità della qualità ecologica, della sostenibilità, della resilienza, alla luce degli sviluppi della green economy e del suo pilastro, la circular economy. La green city deve essere una città smart che valorizza l’innovazione, punta al risparmio e all’uso efficiente delle risorse, persegue la mitigazione e l’adattamento al cambiamento climatico, tiene alla qualità urbanistica e architettonica, progetta la rigenerazione urbana e la riqualificazione edilizia, mira a una mobilità sostenibile, tende all’economia circolare".

Gli obiettivi della Green City

1) Elevata qualità ambientale.
2) Utilizzo efficiente e circolare delle risorse.
3) Misure per contrastare il cambiamento climatico.
4) Promozione dell'eco-innovazione, green economy e miglioramento della governance.


Le Linee Guida

Sono 15 i punti chiave:

1) puntare sulla qualità urbanistica e architettonica delle città;

2) garantire un’adeguata dotazione di infrastrutture verdi urbane e periurbane attraverso la tutela e la valorizzazione del capitale naturale, con particolare riferimento alle infrastrutture verdi multifunzionali e alla biodiversità, che rivestono un ruolo essenziale;

3) assicurare una buona qualità dell’aria che rappresenta un fattore decisivo per il benessere e la salute, in particolare dei bambini e degli anziani e, in genere, delle persone più esposte e più vulnerabili;

4) rendere più sostenibile la mobilità urbana puntando con decisione a ridurre il numero delle auto private in città;

5) puntare sulla rigenerazione urbana e rafforzare la tutela del suolo;

6) estendere la riqualificazione, il recupero e la manutenzione del patrimonio edilizio esistente;

7) sviluppare la prevenzione e il riciclo dei rifiuti verso un’economia circolare;

8) gestire l’acqua come risorsa strategica. La sicurezza di un approvvigionamento idrico sufficiente e di buona qualità richiede politiche attive di risparmio, di usi efficienti, di contrasto degli sprechi, di restituzione, dopo l’uso, ai corpi idrici di acque di buona qualità e di migliore capacità di gestione delle acque piovane;

9) abbattere le emissioni di gas serra. Le città devono dotarsi di analisi affidabili e aggiornate delle proprie emissioni di gas serra e fissare propri obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra al 2030 e anche a più lungo termine, al 2050, coerenti con gli impegni nazionali, europei e di attuazione dell’Accordo di Parigi;

10) ridurre i consumi di energia tagliando in modo consistente i consumi di energia in tutti gli usi: da quelli produttivi di beni e servizi, fino a quelli della mobilità di passeggeri e di merci, ma prestando una peculiare attenzione a quelli degli edifici;

11) sviluppare la produzione e l’uso di energia da fonti rinnovabili aumentandone notevolmente l’impiego per gli usi termici di raffreddamento e di riscaldamento e con gli utilizzi più estesi dei carburanti e combustibili rinnovabili, sia adottando le migliori tecnologie disponibili per realizzare nuovi impianti di produzione e per mantenere in esercizio, rinnovare e migliorare quelli esistenti nelle zone urbane;

12) adottare misure per l’adattamento al cambiamento climatico che riducano, per quanto possibile, la vulnerabilità e l’esposizione delle città, individuando e programmando strategie integrate per prevenire e ridurre la vulnerabilità agli eventi estremi dell’ambiente costruito e per mitigarne gli effetti;

13) promuovere l’eco-innovazione valorizzando il vasto patrimonio di tecnologie informatiche ormai disponibile: la banda larga, la digitalizzazione delle tecnologie verdi che offre ampie possibilità per la progettazione bioclimatica; la gestione energetica avanzata degli edifici; la generazione distribuita; i sistemi di accumulo di energia; l’uso efficiente e circolare delle risorse;

14) sviluppare la green economy può avere un ruolo decisivo nel dare maggiore incisività ed estensione alla transizione verso le green city proprio perché mira a trasformare le sfide ambientali in nuove opportunità;

15) migliorare la governance. L’approccio della green city è multidisciplinare e richiede di affrontare, in modo coordinato e integrato, diversi aspetti che presentano sovrapposizioni, convergenze e sinergie. Le misure per le green city richiedono dunque un’interazione con gli strumenti di programmazione e pianificazione comunali, di area metropolitana e regionali e collegamenti e apporti provenienti da iniziative nazionali ed europee affini e convergenti.

(Fonte web: casaeclima.com/ar_36287__presentate-le-linee-guida-per-green-city-italia.html)
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