Processionaria: rischi per la salute e come comportarsi

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doremì
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Processionaria: rischi per la salute e come comportarsi

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La Processionaria è una farfalla le cui larve si sviluppano su conifere, pini in particolare, arrecando danni alle piante e causando reazioni epidermiche ed allergiche a persone ed animali; sul dorso sono infatti dotate di peli urticanti a forma di arpione aventi funzione difensiva.

La processionaria del pino ha l’abitudine di muoversi sul terreno in fila, formando una sorta di “processione”.

Ogni femmina (falena) produce un “ammasso” di uova che viene fissato ad un ago dell’albero ospitante. L’ammasso può contenere fino a 300 uova.

In poco tempo, spogliato completamente un ramo, i bruchi si muovono in fila alla ricerca di nuovo nutrimento.

Pericoloso anche il mese di maggio (di solito la fine del mese), quando le processionarie si dirigono in un luogo adatto per tessere il bozzolo.

Trovatolo, lì si interrano ad una profondità variabile di circa 15 cm.

L’insetto, raggiunta la maturità e avvenuta la metamorfosi in falena, durante il mese di luglio esce dal bozzolo.

Effetti sull’uomo

I peli urticanti della processionaria si separano facilmente dalla larva che li porta sul dorso, nel corso di un contatto o più semplicemente sotto l’azione del vento. Data la particolare struttura (terminano infatti con minuscoli ganci), questi peli si attaccano facilmente ai tessuti (pelle e mucose), provocando una reazione urticante data dal rilascio di istamina (sostanza rilasciata anche in reazioni allergiche). Chi avesse ripetuti contatti con la processionaria presenta reazioni che peggiorano con ogni nuovo contatto. In casi gravi può verificarsi uno shock anafilattico, con pericolo mortale (orticaria, sudorazione, edema in bocca e in gola, difficoltà di respirazione, ipotensione e perdita di coscienza).

A seconda della zona del corpo interessata, diversi sono i sintomi:

In caso di contatto con la pelle
Apparizione in seguito al contatto di una dolorosa eruzione cutanea con forte prurito. La reazione cutanea ha luogo sì sulle parti della pelle non coperte, ma anche sul resto del corpo: il sudore, lo sfregamento dei vestiti facilitano la dispersione dei peli, causando spesso l’insorgere di un eritema pruriginoso.

In caso di contatto con gli occhi
Rapido sviluppo di congiuntivite (con rossore e dolore agli occhi). Se un pelo urticante arriva in profondità del tessuto oculare, si verificano gravi reazioni infiammatorie e, in rari casi, la progressione a cecità.

In caso di inalazione
I peli urticanti irritano le vie respiratorie. Tale irritazione si manifesta con starnuti, mal di gola, difficoltà nella deglutizione e, eventualmente, difficoltà respiratoria provocata da un broncospasmo (restringimento delle vie respiratorie come si verifica per l’asma).

In caso di ingestione
Infiammazione delle mucose della bocca e dell’intestino accompagnata da sintomi quali salivazione, vomito, dolore addominale.

Cure: come comportarsi

Chi dovesse presentare, oltre a sintomi localizzati, problemi generalizzati, quali per esempio malessere o vomito, dovrà essere portato in un ospedale.

In caso di dermatite
Lavare ogni vestito, maneggiandolo con i guanti, e scegliere la temperatura più alta possibile per il lavaggio. Lavare la pelle abbondantemente con acqua e sapone. Eventualmente è possibile far uso di strisce adesive per staccare i peli urticanti dalla pelle, come per una ceretta. Spazzolare energicamente i capelli se necessario. Consultare un medico in caso di eruzione cutanea grave.

In caso di congiuntivite
Gli occhi devono essere risciacquati abbondantemente per eliminare eventuali peli urticanti. Effettuare da un oculista un esame per verificare che non permangano residui di peli urticanti. I peli profondamente integrati nel tessuto oculare dovranno essere rimossi chirurgicamente.

In caso di dispnea
La valutazione dei sintomi respiratori va effettuata da un medico. Questo dispone un trattamento appropriato ai sintomi. Il trattamento può includere antistaminici, corticosteroidi e aerosol.

Fonte: processionaria.it


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