Cicerchia: proprietà, valori nutrizionali, controindicazioni

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Cicerchia: proprietà, valori nutrizionali, controindicazioni

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La cicerchia è il seme del Lathyrus sativus, una pianta erbacea che appartiene alla famiglia delle Fabaceae (leguminose).

E' un legume antico, consumato da popolazioni come gli Egizi ed è tutt'ora più diffuso in Asia e in Africa dove è conosciuto come "alimento povero". La cicerchia è chiamata anche "pisello d’India" o "pisello d’erba", mentre in India dove viene molto consumato il suo nome è Khesari.

Questo legume è ricco di minerali, contiene anche vitamine del gruppo B e fibre, ma contiene anche una neurotossina chiamata ODAP o Latirina e un aminoacido tossico chiamato Daba, per questi motivi le cicerchie vanno consumate moderatamente, ma andiamo a scoprire tutte le caratteristiche.

Dove si coltivano

Da millenni la coltivazione delle cicerchie è avvenuta in Asia, in Africa e in alcune parti d'Europa ed il loro pregio è quello di resistere alle temperature torride e a periodi di siccità. E' stato ed è l'alimento principale di alcune zone dell'Africa e dell'Asia.
In Italia la coltivazione si è sviluppata in particolare nelle regioni di Puglia, Molise, Umbria, Marche, Lazio e Toscana.

La cicerchia ha circa 20 specie differenti che si distinguono per la forma e per una variazione del sapore.
La conformazione della pianta della cicerchia è simile a quella dei ceci, i semi hanno la dimensione di sassolini e nascono in terreni dalla coltivazione difficile.

Oggi, dopo essere stato abbandonato, è un legume che si sta nuovamente diffondendo e valorizzando per i suoi benefici nutrizionali, sopratutto nelle diete vegetariane, vegane e in chi preferisce un'alimentazione bio.

Proprietà e benefici

Le cicerchie sono utili a cuore, ossa, denti e muscoli perché contengono calcio, fosforo, vitamina B1, B2 e B3 (niacina o vitamina PP); sono anche ricche di proteine, fibre, sali minerali, polifenoli e contengono pochi grassi, ma apportano un'ottima quota di energia.

Stimolano la memoria e aiutano la tonificazione dei muscoli.

Inoltre questo legume è l'unica fonte di L-omoarginina, un amminoacido che come l'arginina, promuove la produzione di ossido nitrico (NO), quest'ultimo è responsabile della comunicazione cellulare.

Effetti collaterali e controindicazioni

Come si diceva, nella cicerchia c'è anche la presenza di sostanze tossiche come la neurotossina ODAP o detta anche Latirina e l'aminoacido Daba.

L'ODAP è la causa di una malattia neurodegenerativa chiamata latirismo o neurolatirismo, che provoca paralisi degli arti inferiori del corpo e svuotamento dei muscoli dei glutei.
Questa malattia è insorta nelle popolazioni soggette a lunghi periodi di carestie e che per molto tempo si sono alimentate quasi esclusivamente di cicerchie.

In passato il latirismo fu diffuso in Spagna, Germania, Francia, Nord Africa e Asia meridionale, ma ancora oggi è diffuso in Etiopia, Eritrea e Afghanistan dove le popolazioni usano questi legumi come alimento principale.

Si è comunque riscontrato che l'ODAP si trova in concentrazioni maggiori nelle piante cresciute in condizioni non ideali.

Non bisogna però preoccuparsi di integrare nella propria alimentazione la cicerchia, perché se assunta saltuariamente all'interno di una dieta varia e seguendo le regole di una buona cottura e di un lavaggio preliminare, non danno alcun problema, ma apportano benefici nutritivi.

Valori nutrizionali per 100g

- Calorie Kcal: 315
- kJ: 1318
- Proteine: 29,09 g
- Carboidrati: 48,12 g (di cui zuccheri 0,81 g)
- Grassi: 1,28 g
  • Grassi saturi: 0,292 g
  • Grassi monoinsaturi: 0,152 g
  • Grassi polinsaturi: 0,57 g
- Colesterolo: 0
- Fibra: 16,4 g
- Sodio: 47 mg
- Potassio: 942 mg

Come cucinare le cicerchie

Come tutti gli altri legumi si possono bollire o stufare, si possono preparare delle buone zuppe.
Vanno lavate, messe in ammollo per 12 ore e fatte cuocere per circa 2 ore. L'acqua della cottura deve essere pulita (NON deve essere quella dell'ammollo che va eliminata). In questo modo le cicerchie risulteranno digeribili e si può scegliere di consumarle come pietanza calda o fredda.

Oltre alle zuppe si possono preparare anche piatti di pasta, minestroni o insalate, ma anche semplicemente usarle come piatto unico condite con rosmarino e olio extravergine di oliva.

Sono famose le cicerchie cucinate nella Zuppa ricca delle 3C che si può trovare qui: Ricetta Zuppa ricca delle 3 C

Curiosità

In Italia la cicerchia è venduta nei mercati tradizionali di Firenze, inoltre c'è una varietà più conosciuta nel centro-sud Italia che è la Cicerchia dell'Alta Murgia, considerato prodotto agroalimentare tradizionale del nostro paese.

Nel Lazio le cicerchie sono un piatto di tradizione della località Campodimele in provincia di Latina, noto per la longevità dei suoi abitanti e studiato dall'Organizzazione mondiale della sanità che ha osservato in questa popolazione una percentuale di patologie cardiovascolari molto più bassa rispetto alla media.



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