Talco o il Borotalco fa male? Quali sono le alternative?

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Talco o il Borotalco fa male? Quali sono le alternative?

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Quest'anno un tribunale ha condannato il famoso marchio Johnson & Johnson a risarcire 4,7 miliardi di dollari a 22 donne ammalate di cancro alle ovaie a causa dell'utilizzo del talco.
Altre 3 condanne erano già state emesse nel 2016 sempre a carico della Johnson & Johnson per la morte di tre donne con la medesima patologia.
Secondo la Società Italiana di Tossicologia (Sitox) le sentenze si basano "sulla combinazione di due conclusioni dell'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) che ha ritenuto l'amianto un cancerogeno certo (Gruppo 1) per alcuni organi, fra cui l'ovaio e che aveva in precedenza ritenuto possibilmente cancerogeno (Gruppo 2B) per l'ovaio l'uso nella zona perineale di cosmetici in polvere contenenti del talco, senza specificare se o meno contaminato da amianto".(Fonte federfarma.it)

A questo punto tanti consumatori chiedono di chiarire l'argomento sulla nocività del talco: il famoso talco o borotalco fa veramente male?

Utilizzato da decenni, non ci si era mai insospettiti sulla possibilità di avere conseguenze sulla salute da un prodotto di toeletta come il talco, usato tra l'altro anche sui bambini.
I pareri sull'effettiva cancerogenicità sono ancora contrastanti, ma non c'è alcun allarmismo.

Che cos'è il talco?
Il talco è un minerale, un fillosilicato di magnesio, molto diffuso sulla Terra e il cui uso è noto sin dall'antichità. Il nome deriva dall'arabo talq e può essere abbreviato in TLC. (Fonte Wikipedia)

Si trova nelle rocce eruttive e metamorfiche.

Nella composizione chimica del talco possono essere presenti talora alluminio e titanio e anche ferro bivalente o manganese, che sostituiscono in parte, rispettivamente, il silicio e il magnesio. Il talco si presenta solitamente in aggregati formati da squame o lamelle, di colore giallognolo o verdognolo, tenerissime.
Il talco trova molte applicazioni: viene utilizzato nell'industria dei coloranti, della gomma, dei refrattari, dei saponi, della carta, in cosmetica e in farmaceutica. (Fonte sapere.it)


Trova anche largo impiego nell'industria delle materie plastiche; è usato come assorbente delle peci, come agente fluidificante nell'industria ceramica e come additivo nella produzione di mangimi.
Infine è utilizzato nel raffinamento del riso per renderlo "brillante".

Quando si parla di borotalco si sta indicando il "talco borato", ovvero un prodotto a base di talco e acido borico.

Ci sono giacimenti di talco in Italia, USA, Austria, Canada, India, Australia.

Il talco è cancerogeno?

Il talco estratto dalle miniere può contenere fibre di amianto ormai ben conosciute per la loro cancerogenicità sugli organi del sistema respiratorio.
Dagli anni settanta il talco ad uso cosmetico secondo una legge è ammesso solo se privo di fibre di amianto e di grado puro.

Secondo l'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) che si occupa di valutare le sostanze sospettate di cancerogenicità il talco è risultato un possibile cancerogeno per l'uomo ed è stato inserito nella classe 2B (vedi Lista sostanze cancerogene Tablla IARC), ma ci si riferisce al talco contaminato da fibre di amianto (sarebbero quest'ultime dunque, la eventuale causa di cancerogenicità).

Altri dati sono ancora limitati e secondo gli attuali studi osservazionali lo IARC considera il talco non contaminato da amianto come "non classificabile tra i carcinogeni umani".
Tuttavia, essendoci ancora poche certezze e casi studio, lo IARC considera l'uso del talco come "possibile carcinogeno per l'uomo" per le sole zone genitali e perineali, mentre nulla è stato rilevato per l'uso sulla pelle.

Inoltre, l'aumento del rischio del tumore alle ovaie dall'uso protratto di talco negli anni è modesto e riguarderebbe solo il 5% delle diagnosi di tumori femminili.

L'uso del borotalco per i bambini è pericoloso?

Il borotalco viene usato nei cambi pannolino con lo scopo di assorbire l'umidità e lenire gli arrossamenti e le infiammazioni. Non si sono riscontrati casi di malattie nei bambini, ma alla luce delle attuali conoscenze (anche se incerte e controverse), è meglio evitare il borotalco, sopratutto quello in polvere che può essere facilmente inalato.
Si può sostituire eventualmente con talco liquido o amido di riso cosmetico.

Quali sono le alternative al talco?

Il talco oltre che nelle parti intime e sotto le ascelle per assorbire l'umidità, viene usato anche per la depilazione a strappo e per deodorare la pelle dopo il bagno o la doccia.

Ebbene, ci sono valide alternative al talco come: l'amido di riso cosmetico, l'amido di mais, la farina di avena, la farina di tapioca e il bicarbonato di sodio.
Per avere un potere assorbente, rinfrescante e antinfiammatorio l'amido di riso cosmetico si presta molto bene e può risultare più efficace del discusso talco. Con l'amido di riso si possono fare pediluvi ed è particolarmente indicato per le pelli delicate dei bambini e degli adulti.

Anche la farina di avena ha un potere assorbente e disarossante ed ha un'efficacia contro il prurito.
La farina di tapioca, è una polvere molto fine e anch'essa ha capacità assorbente, nonché si rivela utile contro i cattivi odori.
Il bicarbonato di sodio oltre che sostituire il talco, se miscelato all'amido di mais, può essere usato per preparare un deodorante che attenua i cattivi odori della sudorazione.

Per i bambini è sempre meglio non fare inalare prodotti in polvere; e bene non spolverizzare i prodotti direttamente, ma passarli prima sulle mani in piccole quantità e poi applicarli.

Vedi: Ricetta borotalco fatto in casa senza talco

Vedi: Ricetta deodorante naturale fai da te con bicarbonato e amido
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"Gli uomini discutono, la Natura agisce." (Voltaire)

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TuttoConoscenza
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Re: Talco o il Borotalco fa male? Quali sono le alternative?

Messaggio da TuttoConoscenza »

Ciao a tutti, purtroppo sull'argomento talco e amianto ci sono novità non molto incoraggianti. EWG (Environmental Working Group), con una pubblicazione su Environmental Health Insights ha fatto riaccendere i riflettori su questo ingrediente ancora molto diffuso nell'industria cosmetica.
Infatti la EWG ha commissionato delle analisi su 21 prodotti contenenti talco e quasi il 15% è risultato contaminato da amianto anfibolo.

Come ben si sa l'amianto è un noto cancerogeno umano, la cui esposizione alla sue fibre può causare anche a distanza di molti decenni gravi problemi di salute.

La cosa che fa riflettere molto dai test sui campioni di talco, è che il sistema di controllo delle aziende farmaceutiche non è efficiente perché non vengono rilevate tutte le eventuali contaminazioni con fibre di amianto.

Nella pubblicazione si legge: “La mancanza di regolamentazione e di test adeguati per i prodotti per la cura personale contenenti talco negli Stati Uniti ha portato alla contaminazione dei cosmetici con l’amianto. In quanto tale, la reale esposizione dei consumatori all’amianto è scarsamente caratterizzata e probabilmente sottovalutata. In questo studio, l’analisi al microscopio elettronico a trasmissione ha rivelato che 3 dei 21 prodotti cosmetici a base di polvere testati erano contaminati con amianto anfibolo.”

Uno dei prodotti era destinato all'impiego sui bambini.

Fitzgerald che ha eseguito i test ha usato il metodo della microscopia elettronica per rintracciare le contaminazioni. Ciò dimostra che esiste una tecnica precisa per fare delle analisi sicure, ma che poiché le aziende non sono obbligate a seguirla, continuano ad immettere sul mercato prodotti potenzialmente contaminati.

“Il laboratorio trova ripetutamente amianto nei prodotti a base di talco, compresi i cosmetici commercializzati per i bambini. È oltraggioso che esista un metodo preciso per testare i prodotti per la cura personale per la presenza di amianto, ma l’industria cosmetica non è obbligata a usarlo”, dichiara lo stesso Fitzgerald.

Lo IARC ha classificato il talco contaminato da amianto come cancerogeno per gli esseri umani (Gruppo 1), mentre il talco puro è classificato nel Gruppo 3, non cancerogeno.
Ed inoltre per precauzione, ha inserito l‘uso del talco per le zone perineali come “possibile cancerogeno per l’uomo” (Gruppo 2B).

Nonostante non molte aziende cosmetiche, soprattutto in Italia, garantiscono la purezza del talco, c'è da riflettere sul potenziale rischio.

Nneka Leiba, vicepresidente di EWG, afferma: “È preoccupante pensare quanti americani hanno utilizzato prodotti cosmetici a base di talco potenzialmente contaminati da amianto”.

Per tutti gli approfondimenti ho scritto l'articolo che potete leggere sul Blog: Talco e amianto: è cancerogeno?


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