Glifosato: che cos'è, dove si trova, come evitarlo.

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Glifosato: che cos'è, dove si trova, come evitarlo.

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Che cos'è il Glifosato?

Il Glifosato o Glifosate è un noto erbicida, un composto chimico inibitore dell'enzima 3-fosfoshikimato 1-carbossiviniltransferasi (o EPSPS).

E' dunque un diserbante totale, cioè uccide tutte le erbe che ne vengono a contatto, quindi è fitotossico per tutte le piante.
Questo erbicida viene utilizzato a partire dagli anni '70 e dal 2001 la sua produzione è divenuta libera a seguito della scadenza del brevetto in mano alla Monsanto.
Per la sua azione ad ampio spettro, viene impiegato in agricoltura da vari paesi in tutto il mondo, si stima circa 130 paesi, fra cui l'Europa.
In Italia è stato stimato fra i diserbanti più utilizzati.

Come agisce il Glifosato?

E' un erbicida sistemico, penetra a partire dalle foglie e poi si trasferisce in tutte le altre parti della pianta attraverso la linfa vegetale.
Questa caratteristica lo rende efficace a distruggere, devitalizzando, anche i residui delle erbe infestanti (rizomi, radici, ecc...) evitando così la possibile ricrescita.
Viene assorbito dalla pianta in 5-6 ore e l'effetto del disseccamento si avrà in 10-15 giorni dal trattamento.
Il Glifosato è un chelante (sequestrante) molto forte che impedisce alle piante di avere il nutrimento necessario per la sopravvivenza.

Perché è entrato in utilizzo?

Inizialmente il Glifosato si è verificato che avesse una bassa nocività per l'uomo e per l'ambiente, infatti questo composto chimico ha una penetrazione molto bassa nel suolo che si limita ad una profondità di circa 20 centimetri.
Inoltre è di facile degrado in quanto viene attaccato e distrutto da batteri presenti nel suolo.
Si pensa quindi che la probabilità che i residui di Glifosato arrivino nel sottosuolo raggiungendo le falde acquifere è molto bassa.
Sembra, inoltre, che il suo utilizzo eviti di sottoporre il suolo destinato a coltivazione ad arature profonde, con l'agevolazione che il terreno si degrada di meno.

Il Glifosato è tossico?

Nel 2012 la rivista Food and Chemical Toxicology pubblicò uno studio di Gilles-Éric Séralini e collaboratori che evidenziava grave patogenicità e cancerogenicità nei ratti, ma la ricerca, in seguito, fu ritirata per le critiche ricevute dalla comunità scientifica in merito alle errate metodologie di utilizzo dei dati e sull'affidabilità dei risultati dello studio.

Nel marzo 2015, l'organismo internazionale IARC (International Agency for Research on Cancer) ha classificato la sostanza e fitofarmaci che la contengono come "probabile cancerogena per l'uomo" inserendola nella categoria 2A. Studi in laboratorio hanno dimostrato che il glifosato induce nelle cellule danni a livello genetico e stress ossidativo. Escludendo un lieve incremento di linfomi non Hodgkin tra gli agricoltori esposti, le prove di carcinogenicità sull'uomo e sugli animali sono limitate.

L'inclusione nella lista 2A dello International Agency for Research on Cancer ne equipara la cancerogenicità a quella delle patatine fritte o del mate, la bevanda tradizionale di vari paesi latinoamericani.

A novembre 2015, l'EFSA, Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, con una procedura che prevede una valutazione tecnica da parte di un ente di uno stato membro, in questo caso il BfR tedesco, ha concluso che "è improbabile che il Glifosato costituisca un pericolo di cancerogenicità per l'uomo" e ne ha proposto "nuovi livelli di sicurezza che renderanno più severo il controllo dei residui di Glifosato negli alimenti".

La valutazione dell'EFSA, che valuta il prodotto come "improbabile cancerogeno" a differenza dello IARC che lo valuta come "probabile cancerogeno", è stata criticata con una lettera aperta a Vytenis Andriukaitis, commissario UE per la salute e la sicurezza alimentare, sottoscritta da 90 scienziati a cui l'EFSA ha replicato difendendo la correttezza delle procedure e valutazioni implementate.

Attualmente alcuni paesi come El Salvador, Sri Lanka e Bermuda lo hanno vietato.

Glifosato ritrovato negli alimenti

Già ritrovato in 14 marche di birre tedesche (Beck’s, Paulaner, Warsteiner, Krombacher, Oettinger, Bitburger, Veltins, Hasseroeder, Radeberger, Erdinger, Augustiner, Franziskaner, König Pilsener e Jever), nelle urine dei cittadini tedeschi e nel latte materno delle donne statunitensi, tracce di Glifosato sono state ritrovate anche negli alimenti italiani.

In Italia sono stati eseguiti dal Test-Salvagente delle analisi su alimenti come pasta, fette biscottate e cereali corn flakes.
Inoltre è stata analizzata l'acqua potabile di 26 campioni provenienti da diverse città italiane, in due di questi campioni (della città di Brusnego in provincia di Biella e di Campo Galliano in provincia di Modena), è stato trovato Ampa (cioè un derivato tossico del Glifosato) in concentrazioni superiori ai limiti stabiliti per legge, ma il problema è che nessuna regione ha finora preso l'impegno nonostante le raccomandazioni comunitarie, di testare le proprie acque potabili per cercare la presenza di tali sostanze tossiche.

"I residui riscontrati nei prodotti a base di cereali sono sempre stati inferiori ai limiti di legge, ma testimoniano una contaminazione molto diffusa del glifosato nel cibo e poco evitabile dai consumatori di prodotti da agricoltura convenzionale.
Per quanto riguarda i corn flakes, è stato rintracciato il glifosato nei Kellogg’s All brain plus bastoncini, con 0,140 mg/Kg di glifosato. Presente anche nelle fette integrali Gentilini (0,130 mg/Kg), nelle farine magiche Manitoba La Conte (0,023 mg/Kg) e nella farina d’America Manitoba Molino Spadoni (0,098 mg/Kg).

Per quanto riguarda la pasta, tracce di glifosato sono state trovate negli spaghetti Colavita (0,019 mg/Kg), negli spaghetti del Verde (0,083 mg/Kg), nelle penne ziti rigate Divella (0,033 mg/Kg), negli spaghetti Divella (0,038 mg/Kg), nella Mafalda corta Garofalo (0,043 mg/Kg), negli spaghetti Italiamo Lidl (0,070 mg/Kg), nelle farfalle rigate La Molisana (0,160 mg/Kg) e negli spaghetti La Molisana (0,056 mg/Kg)." (Informazioni tratte dal sito lifegate.it)


Le ultime notizie riguardo l'utilizzo regolamentato del Glifosato sono le seguenti:

"Uno stop all'utilizzo dell’erbicida, classificato probabile cancerogeno dallo Iarc e assolto invece dall’Efsa, poteva essere dato pochi giorni fa a livello europeo, ma così non è stato. Lo scorso 13 aprile, infatti, il Parlamento europeo ha chiesto alla Commissione di approvare l’autorizzazione all’uso del diserbante per altri 7 anni, al posto dei 15 inizialmente previsti, scontentando i consumatori e l’intera coalizione Stop Glifosato. “Le anticipazioni sulle intenzioni della Commissione Ue non vanno nella direzione degli interessi dei cittadini. (Informazioni tratte da lifegate.it)"


Come evitare il Glifosato negli alimenti?

Al momento l'unica difesa del consumatore per evitare di ingerire cibi che contengono glifosato, e il cui consumo protratto e da diverse fonti può creare un accumulo nocivo all'interno dell'organismo è quello di scegliere il più possibile alimenti di coltivazione biologica certificati con il marchio riconosciuto.
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Re: Glifosato: che cos'è, dove si trova, come evitarlo.

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In data 17/05/18 l'EFSA ha completato il riesame sulla sicurezza di utilizzo del Glifosato ed ha concluso "che i livelli di esposizione attuali non dovrebbero rappresentare un rischio per la salute umana. Per questa valutazione, l'EFSA ha confrontato le diete di adulti e bambini nell'UE con i valori di assunzione sicura raccomandati dall'EFSA nel 2015."
Inoltre sono stati esaminati anche i residui di glifosato nei mangimi per accertarsi che non si abbiano effetti nocivi sugli animali ed è stato confermato che "non si ravvisano effetti nocivi del glifosato sulla salute di bovini, pecore, maiali, cavalli e polli".

A questo link si può trovare il documento dell'Efsa: https://www.efsa.europa.eu/en/press/news/180517

L'estratto dice:
''L'EFSA ha completato la revisione dei livelli massimi di glifosato legalmente autorizzati a essere presenti nei prodotti alimentari. La revisione si basa sui dati relativi ai residui di glifosato negli alimenti presentati all'EFSA da tutti gli Stati membri dell'UE.

I livelli massimi di residui (LMR) sono stabiliti per garantire che i consumatori continuino a essere protetti da quantità eccessive di glifosato nella loro dieta. Si basano su un'analisi di tutti gli usi autorizzati esistenti dell'erbicida nell'UE.

Le incertezze derivanti da lacune nei dati presentati sono indicate nella valutazione (per i dettagli vedere l'Opinione completa motivata).

La revisione - che copre tutte le colture trattate con glifosato - include una valutazione del rischio che mostra che i livelli di esposizione attuali non dovrebbero rappresentare un rischio per la salute umana. Per questa valutazione, l'EFSA ha confrontato le diete di adulti e bambini nell'UE con i valori di assunzione sicura raccomandati dall'EFSA nel 2015.

Salute degli animali
I dati della revisione MRL fanno parte delle prove utilizzate in una seconda relazione, anch'essa pubblicata oggi, che valuta il potenziale impatto sulla salute degli animali dei residui di glifosato nei mangimi.

La valutazione ha esaminato tutte le informazioni disponibili sulla presenza del glifosato nei mangimi, compreso il mangime importato. Si conclude che il glifosato non dovrebbe avere un impatto sulla salute di bovini, pecore, maiali, cavalli e polli.

Cosa sono gli LMR?
Gli LMR sono i livelli superiori di residui di antiparassitari legalmente consentiti nei o sui mangimi o alimenti per animali, sulla base delle buone pratiche agricole e della minore esposizione dei consumatori necessaria per proteggere i consumatori vulnerabili. Sono derivati ​​dopo una valutazione completa delle proprietà del principio attivo e dell'uso previsto del pesticida. Questi limiti legali si applicano anche agli alimenti e ai mangimi importati.''


Restiamo perplessi sulle conclusioni dell'Efsa visto quanto già detto sul glifosato e alla luce di tutte le contraddizioni.


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Re: Glifosato: che cos'è, dove si trova, come evitarlo.

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Bioeco ha scritto:
23/05/2018, 19:43
In data 17/05/18 l'EFSA ha completato il riesame sulla sicurezza di utilizzo del Glifosato ed ha concluso "che i livelli di esposizione attuali non dovrebbero rappresentare un rischio per la salute umana. Per questa valutazione, l'EFSA ha confrontato le diete di adulti e bambini nell'UE con i valori di assunzione sicura raccomandati dall'EFSA nel 2015."
Inoltre sono stati esaminati anche i residui di glifosato nei mangimi per accertarsi che non si abbiano effetti nocivi sugli animali ed è stato confermato che "non si ravvisano effetti nocivi del glifosato sulla salute di bovini, pecore, maiali, cavalli e polli".

A questo link si può trovare il documento dell'Efsa: https://www.efsa.europa.eu/en/press/news/180517

L'estratto dice:
''L'EFSA ha completato la revisione dei livelli massimi di glifosato legalmente autorizzati a essere presenti nei prodotti alimentari. La revisione si basa sui dati relativi ai residui di glifosato negli alimenti presentati all'EFSA da tutti gli Stati membri dell'UE.

I livelli massimi di residui (LMR) sono stabiliti per garantire che i consumatori continuino a essere protetti da quantità eccessive di glifosato nella loro dieta. Si basano su un'analisi di tutti gli usi autorizzati esistenti dell'erbicida nell'UE.

Le incertezze derivanti da lacune nei dati presentati sono indicate nella valutazione (per i dettagli vedere l'Opinione completa motivata).

La revisione - che copre tutte le colture trattate con glifosato - include una valutazione del rischio che mostra che i livelli di esposizione attuali non dovrebbero rappresentare un rischio per la salute umana. Per questa valutazione, l'EFSA ha confrontato le diete di adulti e bambini nell'UE con i valori di assunzione sicura raccomandati dall'EFSA nel 2015.

Salute degli animali
I dati della revisione MRL fanno parte delle prove utilizzate in una seconda relazione, anch'essa pubblicata oggi, che valuta il potenziale impatto sulla salute degli animali dei residui di glifosato nei mangimi.

La valutazione ha esaminato tutte le informazioni disponibili sulla presenza del glifosato nei mangimi, compreso il mangime importato. Si conclude che il glifosato non dovrebbe avere un impatto sulla salute di bovini, pecore, maiali, cavalli e polli.

Cosa sono gli LMR?
Gli LMR sono i livelli superiori di residui di antiparassitari legalmente consentiti nei o sui mangimi o alimenti per animali, sulla base delle buone pratiche agricole e della minore esposizione dei consumatori necessaria per proteggere i consumatori vulnerabili. Sono derivati ​​dopo una valutazione completa delle proprietà del principio attivo e dell'uso previsto del pesticida. Questi limiti legali si applicano anche agli alimenti e ai mangimi importati.''


Restiamo perplessi sulle conclusioni dell'Efsa visto quanto già detto sul glifosato e alla luce di tutte le contraddizioni.
Che triste! L'Efsa aveva già la sua posizione e l'ha confermata. Anche io resto del mio parere sul glifosato nonostante quello che dice l'Efsa. Ci sono forse troppi interessi in gioco per dire davvero come stanno le cose!
Ricordo che il glifosato inserito nella lista 2A dello IARC come "sostanza probabilmente cancerogena", da alcuni studi è stato associato al linfoma non-Hodgkin (è stata trovata correlazione fra questo tipo di tumore e l'esposizione a grandi quantità di glifosato, come nel caso degli agricoltori che ne vengono costantemente a contatto per lavoro). Il glifosato è poi risultato mutageno, cioè induce mutazioni genetiche (sono stati condotti studi su animali e su cellule).

A questo link un post sulla Lista sostanze cancerogene secondo la Tabella IARC: cibo-salute-e-stili-di-vita-f22/lista-s ... -t688.html


Nosmog
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Re: Glifosato: che cos'è, dove si trova, come evitarlo.

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Nuovi studi dell'università di Washington State che sono stati pubblicati dalla rivista Scientific Reports, dicono che il glifosato danneggia fino a tre generazioni di ratti esposti a dosi pari alla metà di quelle minime che sono ritenute sicure.

I danni si sono mostrati dalla seconda generazione dove si è visto un "drammatico aumento" di malattie di ovaie, testicoli, ghiandole mammarie e obesità.
Nella terza generazione di ratti invece c'è stato un aumento del 30% di patologie della prostata e un 40% di aumento di malattie renali nelle femmine.

In più nella seconda generazione ci sono stati più di un terzo di aborti spontanei e nella terza generazione il 40% dei ratti era obeso.
Michael Skinner, uno degli autori dello studio spiega che "Il fenomeno è chiamato 'tossicologia generazionale' ed è stato già visto in sostanze come fungicidi, pesticidi, componenti delle materie plastiche come il bisfenolo A, il repellente per insetti Deet e l'erbicida atrazina. La causa sono dei cambiamenti epigenetici che 'spengono e accendono' geni".

(Notizia estratta da ansa.it)


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greensoul
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Re: Glifosato: che cos'è, dove si trova, come evitarlo.

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Nosmog ha scritto:
05/05/2019, 21:13
Nuovi studi dell'università di Washington State che sono stati pubblicati dalla rivista Scientific Reports, dicono che il glifosato danneggia fino a tre generazioni di ratti esposti a dosi pari alla metà di quelle minime che sono ritenute sicure.

I danni si sono mostrati dalla seconda generazione dove si è visto un "drammatico aumento" di malattie di ovaie, testicoli, ghiandole mammarie e obesità.
Nella terza generazione di ratti invece c'è stato un aumento del 30% di patologie della prostata e un 40% di aumento di malattie renali nelle femmine.

In più nella seconda generazione ci sono stati più di un terzo di aborti spontanei e nella terza generazione il 40% dei ratti era obeso.
Michael Skinner, uno degli autori dello studio spiega che "Il fenomeno è chiamato 'tossicologia generazionale' ed è stato già visto in sostanze come fungicidi, pesticidi, componenti delle materie plastiche come il bisfenolo A, il repellente per insetti Deet e l'erbicida atrazina. La causa sono dei cambiamenti epigenetici che 'spengono e accendono' geni".

(Notizia estratta da ansa.it)
Altro studio che dimostra che il glifosato non è così innocuo come vogliono far credere le aziende che lo producono e i governatori politici che hanno i loro interessi poco limpidi!

Intanto è notizia di oggi che negli Stati Uniti c'è stata un'altra sentenza che condanna la Bayer a pagare 2 mld di dollari ad una coppia che si è ammalata di cancro a seguito di utilizzo prolungato negli anni del pesticida Roundup, prodotto dalla Monsanto, azienda acquisita l'anno scorso dalla Bayer per 63 miliardi di dollari.

I coniugi Alva e Alberta Pilliod hanno contratto il linfoma non Hodgkin, ed il tribunale ha condannato la Bayer perché non ha informato adeguatamente i consumatori sui rischi derivanti dall'uso del pesticida.

La Bayer è già pronta a fare ricorso contro la sentenza, ma ha già avuto altre due condanne per casi simili e ci sono altre 13.400 cause legali ancora in corso negli Stati Uniti contro l'azienda.


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Re: Glifosato: che cos'è, dove si trova, come evitarlo.

Messaggio da gretarusconi »

Novità sul glifosato, in Austria la camera ha approvato un progetto di legge per la messa al bando del glifosato.
L'Austria sarebbe così il primo Paese europeo che inizia a proibire l'utilizzo del pesticida che è sospettato di essere potenzialmente cancerogeno. In effetti in Austria sono un passo avanti anche per l'agricoltura biologica su cui stanno puntando molto!

Ci sono anche altri paesi dell'Eu che stanno piano piano prendendo dei provvedimenti per limitare l'uso del glifosato come prova che questo erbicida non è buono per la salute!
In Francia sarà vietato dal 2021 per alcuni usi e nel giro di cinque anni verrà abolito completamente.
Nella Repubblica Ceca è invece vietato dal 2019. In Olanda è vietato dal 2016 nell'uso di asfalto e rivestimenti, mentre in Italia il glifosato è vietato dal 2016 SOLO nelle zone frequentate da persone!

E ancora per chi avesse dubbi sulla nocività del glifosato riprendo la notizia di una ricerca condotta in California.
Secondo il nuovo studio, pubblicato su Clinical Gastroenterology and Hepatology, il glifosato sarebbe correlato alla malattia del fegato grasso non alcolica. I ricercatori dell’Università della California hanno infatti esaminato i campioni di urina di due gruppi di pazienti, uno con diagnosi di NASH (steatoepatite non alcolica, un tipo di steatosi epatica non alcolica o NAFLD) e uno senza. I risultati, secondo i ricercatori, sono stati abbastanza significativi: tracce di glifosato risultavano significativamente più presenti nei pazienti con NASH rispetto ai pazienti sani e ciò indipendentemente da altri fattori quali età, razza, indice di massa corporea e presenza di diabete.

Questi risultati, uniti ad altri di ricerche precedenti che erano state svolte su animali, dimostrano che l’aumento di steatosi epatiche non alcoliche negli Stati Uniti è collegato all’aumento dell’utilizzo del glifosato commerciale.
notiziescientifiche.it/glifosato-collegato-a-steatosi-epatica-non-alcolica-secondo-studio


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Re: Glifosato: che cos'è, dove si trova, come evitarlo.

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Ciao ragazzi, purtroppo sull'argomento glifosato non ci sono mai buone notizie. Un ultimo studio dimostrerebbe che il glifosato aumenta il rischio di cancro al seno. Secondo i ricercatori che hanno ben descritto il loro test, il glifosato risulta un fattore oncogeno se legato ad altri fattori. L'esperimento eseguito inn due fasi, una in vitro su cellule mammarie umane sottoposte per 21 giorni al glifosato ed una seconda fase con le cellule impiantate nei topi per monitorare lo sviluppo del tumore.

Le sole cellule esposte a glifosato non hanno sviluppato tumori, ma la combinazione delle stesse cellule con una molecola umana che regola i geni, ha invece innescato i tumori nel 100% dei topi.

Gli scienziati concludono che "l’esposizione al glifosato non è oncogena da sola, ma agisce come un fattore oncogenico che, combinato con un altro oncogenico, promuove lo sviluppo di tumori mammari. A livello molecolare, i nostri risultati dimostrano che l’esposizione al glifosato può predisporre le cellule mammarie alla tumorigenesi".

Quello che più preoccupa è che bastano bassissime concentrazioni per creare gli effetti nocivi.

Tutto l'articolo si può consultare sul mio Blog Glifosato anche a piccole dosi aumenta rischio di cancro al seno


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TuttoConoscenza ha scritto:
09/10/2019, 22:27
Ciao ragazzi, purtroppo sull'argomento glifosato non ci sono mai buone notizie. Un ultimo studio dimostrerebbe che il glifosato aumenta il rischio di cancro al seno. Secondo i ricercatori che hanno ben descritto il loro test, il glifosato risulta un fattore oncogeno se legato ad altri fattori. L'esperimento eseguito inn due fasi, una in vitro su cellule mammarie umane sottoposte per 21 giorni al glifosato ed una seconda fase con le cellule impiantate nei topi per monitorare lo sviluppo del tumore.

Le sole cellule esposte a glifosato non hanno sviluppato tumori, ma la combinazione delle stesse cellule con una molecola umana che regola i geni, ha invece innescato i tumori nel 100% dei topi.

Gli scienziati concludono che "l’esposizione al glifosato non è oncogena da sola, ma agisce come un fattore oncogenico che, combinato con un altro oncogenico, promuove lo sviluppo di tumori mammari. A livello molecolare, i nostri risultati dimostrano che l’esposizione al glifosato può predisporre le cellule mammarie alla tumorigenesi".

Quello che più preoccupa è che bastano bassissime concentrazioni per creare gli effetti nocivi.

Tutto l'articolo si può consultare sul mio Blog Glifosato anche a piccole dosi aumenta rischio di cancro al seno
Ciao Tea! E' importante tenere aggiornato questo argomento. Grazie per il contributo.


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gretarusconi ha scritto:
07/07/2019, 19:34
Novità sul glifosato, in Austria la camera ha approvato un progetto di legge per la messa al bando del glifosato.
L'Austria sarebbe così il primo Paese europeo che inizia a proibire l'utilizzo del pesticida che è sospettato di essere potenzialmente cancerogeno. In effetti in Austria sono un passo avanti anche per l'agricoltura biologica su cui stanno puntando molto!

Ci sono anche altri paesi dell'Eu che stanno piano piano prendendo dei provvedimenti per limitare l'uso del glifosato come prova che questo erbicida non è buono per la salute!
In Francia sarà vietato dal 2021 per alcuni usi e nel giro di cinque anni verrà abolito completamente.
Nella Repubblica Ceca è invece vietato dal 2019. In Olanda è vietato dal 2016 nell'uso di asfalto e rivestimenti, mentre in Italia il glifosato è vietato dal 2016 SOLO nelle zone frequentate da persone!

E ancora per chi avesse dubbi sulla nocività del glifosato riprendo la notizia di una ricerca condotta in California.
Secondo il nuovo studio, pubblicato su Clinical Gastroenterology and Hepatology, il glifosato sarebbe correlato alla malattia del fegato grasso non alcolica. I ricercatori dell’Università della California hanno infatti esaminato i campioni di urina di due gruppi di pazienti, uno con diagnosi di NASH (steatoepatite non alcolica, un tipo di steatosi epatica non alcolica o NAFLD) e uno senza. I risultati, secondo i ricercatori, sono stati abbastanza significativi: tracce di glifosato risultavano significativamente più presenti nei pazienti con NASH rispetto ai pazienti sani e ciò indipendentemente da altri fattori quali età, razza, indice di massa corporea e presenza di diabete.

Questi risultati, uniti ad altri di ricerche precedenti che erano state svolte su animali, dimostrano che l’aumento di steatosi epatiche non alcoliche negli Stati Uniti è collegato all’aumento dell’utilizzo del glifosato commerciale.
notiziescientifiche.it/glifosato-collegato-a-steatosi-epatica-non-alcolica-secondo-studio
E purtroppo dopo la buona notizia di luglio scorso in cui si sapeva che l'Austria avrebbe messo al bando il glifosato dal 2020, ora c'è la cattiva notizia: l'Austria ci ripensa o meglio con una giustificazione, fa un passo indietro e NON vieterà il glifosato dal 2020 come si era detto.

La vicenda è abbastanza articolata, ma riassumendo l'ostacolo è nato alla fine di novembre quando la Commissione europea invia una lettera al governo austriaco in cui obiettava le modalità dell'introduzione del divieto.

Il governo austriaco ha adesso confermato che il divieto non entrerà in vigore a partire dal prossimo gennaio perché la Commissione Europea non è stata informata in tempo e nei modi corretti!

Diciamo che ho i miei dubbi su tutta la storia e personalmente dissento :thumbdown:


Nosmog
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Re: Glifosato: che cos'è, dove si trova, come evitarlo.

Messaggio da Nosmog »

Di qualche giorno fa la notizia che il Lussemburgo sta ritirando dal giorno 1 febbraio tutti i prodotti che contengono glifosato.

Forse almeno un paese europeo che agisce! Il piano di ritiro del glifosato era stato annunciato nel 2016 e prevede la fine delle vendite entro il 30 giugno 2020 e lo stop all'utilizzo dal 31 dicembre 2020.
Mentre l'Austria che voleva vietarlo non ha più potuto farlo perché non aveva notificato all'UE.

La Germania invece annuncia il divieto dopo la fine del 2022 quando scadrà la licenza che è stata rinnovata a dicembre scorso.


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