Bisfenolo A e Bisfenolo S: dove si trova? Fa male?

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Bisfenolo A e Bisfenolo S: dove si trova? Fa male?

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Bisfenolo_A_S_BPA_BPS_dove_si_trova.jpg

Il Bisfenolo A (sigla BPA) è un composto organico plastificante usato nella composizione di molti tipi di plastica in particolare in quelle dure come quelle con la sigla PC (policarbonato) plastiche generiche 07 e resine epossidiche.
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Il Bisfenolo A ha lo scopo di rendere le plastiche non facilmente deformabili ed è anche un antiossidante usato nelle bottiglie di plastica, biberon, stoviglie di plastica e contenitori di vario tipo che sono fatte in PC (policarbonato), lattine, giocattoli, ecc...
Inoltre si possono trovare tracce di Bisfenolo A (BPA) anche nelle plastiche classificate con la sigla 03 (PVC).

Il BPA è presente anche negli scontrini e ricevute stampate con stampanti termiche e in alcuni tipi di sigillanti dentali.
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Il Bisfenolo A "Viene preparato tramite la condensazione dell'acetone (da cui il suffisso A nel nome)[8] con due equivalenti di fenolo. La reazione è catalizzata da un acido, come l'acido cloridrico (HCl) o una resina sulfonata di polistirene. (Fonte Wikipedia"

A partire dagli anni '30 si sospettò della possibile dannosità sulla salute e solo nel 2008 si è avuta un'azione e una risonanza mediatica sul problema che ha avuto come conseguenza l'avvio di numerosi studi e ricerche sull'effettiva nocività del BPA.
Alcune aziende venditrici hanno inoltre provveduto ad eliminare dal commercio i materiali che contenevano il BPA.

L'EFSA (European Food Safety Authority), l'Autorità europea per la sicurezza alimentare ha reso disponibili i vari report pubblicati dal 2008 al 2011 e quelli più aggiornati del 2015 nei quali si evincono le informazioni scientifiche sul Bisfenolo A.
Ad oggi sia la Food and Drug Administration (FDA) che l'EFSA hanno ridimensionato l'allarme sugli effetti nocivi derivanti dall'ingestione e dal contatto con il BPA.

Per il 2018 l'EFSA ha già istituito un piano per la nuova valutazione del BPA consultabile a questo indirizzo: efsa.europa.eu/it/press/news/171214

Mentre l'EFSA è ottimista sull'innocuità del BPA, l'ECHA (European Chemical Agency) ha invece incluso ufficialmente il BPA fra le sostanze che provocano squilibri al sistema endocrino, i cosiddetti "interferenti endocrini" che possono avere conseguenze anche gravi sulla salute. La decisione è stata votata in Commissione europea all'unanimità tranne per la Gran Bretagna che si è astenuta.
L'ECHA non ha però potere decisionale, ma solo un ruolo di consulenza all'interno della Commissione europea e grazie ai suoi pronunciamenti si aprono le possibilità per discutere nuove leggi e normative.

Come è evidente i pareri fra EFSA ed ECHA sono contrastanti e si attendono nuove revisioni e informazioni certe con una presa di posizione della Commissione europea.


Quali sono i possibili rischi per la salute?


Il Bisfenolo A venne sintetizzato nel 1891 dal russo Aleksandr P. Dianin e negli anni '30 si accertò che questo composto simulava il comportamento degli estrogeni nel corpo umano.
Gli estrogeni sono ormoni che interagiscono in varie funzioni del corpo e influenzano il funzionamento di cellule e organi.

A seguito di molti e accurati studi, il BPA è imputato di causare in particolare:
- alterazioni fetali;
- danni al cervello;
- scompensi dell'umore e del comportamento sessuale;
- pubertà precoce con stimolazione e sviluppo della ghiandola mammaria, intermittenza dei cicli riproduttivi, disfunzione ovarica e problemi di infertilità;
- aumento della dimensione della prostata e diminuzione degli spermatozoi;
- stimolazione di cellule tumorali della prostata;
- alterazione del sistema immunitario;
- maggiore rischio di obesità per aumento di produzione di grasso;
- maggiore rischio di malattie coronariche.

Il BPA è risultato presente nella maggior parte delle persone sottoposte ad analisi anche se in minima percentuale e questo porterebbe ancora a sottovalutare il rischio della nocività, ma da studi condotti dalla dottoressa genetista Patricia Hunt, il Bisfenolo A è fra quelle sostanze (interferenti endocrini) che provocano danni anche a piccolissime concentrazioni proprio perché agiscono come ormoni alterando il funzionamento metabolico dell'organismo.
In uno studio condotto su delle scimmie è stato rilevato che anche piccole dosi di BPA provocano alterazioni negli ovuli e nei cromosomi causando aborti e deformazioni fetali.

In un altro studio del 2010 (Nhanes pubblicato a questo indirizzo: www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20084273) si è accertato che le persone adulte che avevano alti livelli di BPA nelle urine, avevano più predisposizione alle malattie coronariche.

Bisfenolo S in alternativa al BPA?

Dopo che la notizia della nocività del BPA ha avuto rilevanza, molte aziende produttrici di cibo in scatola e di plastica hanno sostituito il BPA con il BPS (Bisfenolo S) inserendo nelle etichette la scritta "BPA Free".
Il Bisfenolo S differisce chimicamente dal BPA ("ha un gruppo solfone al posto di un dimetilmetile" cit. da Wikipedia), ma secondo uno studio condotto dal prof. Patrick Allard e da un gruppo di ricercatori presso l'UCLA Fielding School of Public Health il BPS nuocerebbe al sistema endocrino e riproduttivo addirittura a più basse dosi rispetto al BPA.

I riferimenti a questo studio si trovano al seguente link: journals.plos.org/plosgenetics/article?id=10.1371/journal.pgen.1006223

Questo fa emergere l'esigenza di trovare serie e sicure alternative a questi composti e al momento di diffidare anche delle etichette che mostrano la scritta "BPA Free".

Consigli per limitare l'assunzione di BPA

I consigli per evitare il più possibile i bisfenoli sono:
- evitare i cibi in scatola anche se BPA Free;
- evitare le plastiche alimentari e soprattutto le sigle 7 e 3;
- usare i biberon in vetro;
- usare giocattoli ecologici e dai materiali naturali;
- usare in casa materiali più ecologici e biodegradabili al posto delle plastiche.

Altri chiarimenti su Bisfenolo e Ftalati contenuti nella plastica si trovano nel post pubblicato qui: Sostanze nocive nelle bottiglie di plastica: bisfenolo BPA e Ftalati


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Re: Bisfenolo A e Bisfenolo S: dove si trova? Fa male?

Messaggio da Bioeco »

In uno studio scientifico pubblicato il 7 marzo 2018 su sciencedirect.com e consultabile a questo link: https://www.sciencedirect.com/science/a ... 2017311960 si è dimostrato che l'esposizione precoce al BPA sarebbe responsabile della sindrome di iperattività (ADHD Disfunzione da deficit di attenzione e iperattività) sopratutto in ragazzi e ragazze. Sulla base di questo studio l'ONG ha rilevato l'urgenza di intervenire con nuove restrizioni sull'uso di BPA.

Per adesso la Commissione Europea ha solo proposto la riduzione del limite di trasferimento specifico del BPA nei materiali a contatto con le derrate alimentari e non il divieto assoluto di utilizzo del Bisfenolo A.


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