Fiume Po trovati nuovi PFAS allarme inquinamento

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ennioecologista

Fiume Po trovati nuovi PFAS allarme inquinamento

Messaggio da ennioecologista »

Purtroppo rendo nota la notizia che sono stati trovati nel fiume Po Pfas C6O4 (Pfas di nuova generazione). E' un disastro ambientale che è stato reso noto dall'Arpav.

Luca Zaia presidente della regione Veneto ha annunciato che si sta provvedendo al segnalare il problema alle regioni Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte.

Tale situazione è da non sottovalutare ed è un'emergenza ambientale nazionale.

Le rilevazioni delle sostanze perfluoro-alchiliche nelle falde idriche di Verona, Vicenza e Padova sono state campionate ed esaminate dall'Arpav.

Già in passato c'era stata contaminazione delle acque con queste sostanze causata dalla Miteni che le utilizzava nel processo produttivo a posto dei Pfas tradizionali.
Ora a marzo 2019 si è trovata la contaminazione anche presso la stazione di acque superficiali sul fiume Po in località Corbola con la determinazione di un quantitativo di alcune decine di nanogrammi litro. Poi l'analisi di campionamento è stata ripetuta il 2 aprile ed ha confermato la presenza dell'inquinante sia nella stazione, che a monte e a valle.

Visto i punti in cui si è ritrovato questo Pfas di nuova generazione, si esclude derivi dall'area inquinata della Miteni e si suppone che l'inquinante venga dalle regioni del bacino padano a monte idraulico (in cui la concentrazione era di circa 80 nanogrammi/litro), stazione che si trova nelle vicinanze di Castelmassa (al confine fra Lombardia ed Emilia Romagna).

Poiché si tratta di una sostanza ancora poco utilizzata si pensa che considerati i quantitativi riscontrati nel fiume Po, ci possano essere importanti siti a monte che siano la fonte di grave inquinamento.

Intanto Acque Venete ha ordinato nuove batterie di filtri in via precauzionale.



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Re: Fiume Po trovati nuovi PFAS allarme inquinamento

Messaggio da Bioeco »

Inquinamento_Pfas_nel_fiume_Po.jpg
Inquinamento_Pfas_nel_fiume_Po.jpg (51.33 KiB) Visto 5231 volte
ennioecologista ti ringraziamo per la segnalazione. Infatti purtroppo l'emergenza Pfas non è nuova e questa notizia aggrava la situazione già disastrosa delle acque in Italia.

Altre notizie su inquinamento da Pfas erano state pubblicate a questi link:
Inquinamento Pfas in Italia nella regione Veneto

A questo link segnaliamo l'argomento: I composti perfluorati Pfos e Pfoa: cosa sono e come evitarli


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ennioecologista

Re: Fiume Po trovati nuovi PFAS allarme inquinamento

Messaggio da ennioecologista »

Bioeco ha scritto:
16/04/2019, 21:19
Inquinamento_Pfas_nel_fiume_Po.jpg

ennioecologista ti ringraziamo per la segnalazione. Infatti purtroppo l'emergenza Pfas non è nuova e questa notizia aggrava la situazione già disastrosa delle acque in Italia.

Altre notizie su inquinamento da Pfas erano state pubblicate a questi link:
Inquinamento Pfas in Italia nella regione Veneto

A questo link segnaliamo l'argomento: I composti perfluorati Pfos e Pfoa: cosa sono e come evitarli
Bioeco grazie per la pubblicazione della notizia è importante far sapere.

La Regione Veneto ha anche divulgato proprio oggi il comunicato ufficiale (http://www.regione.veneto.it/web/guest/ ... Id=3301352)

Comunicato stampa N° 579 del 16/04/2019
(AVN) – Venezia, 16 aprile 2019

ARPAV ha comunicato agli uffici del Commissario delegato per i primi interventi urgenti di Protezione Civile in conseguenza della contaminazione da sostanze perfluoro-alchiliche (PFAS) delle falde idriche nei territori delle province di Vicenza, Verona e Padova, Nicola Dell’Acqua, quanto segue:

“La settimana scorsa ARPAV ha ricontrollato e verificato altri tre punti nel fiume. Facendo seguito a quanto convenuto con gli organi regionali, a partire dalla fine di gennaio ARPAV ha esteso la ricerca di un nuovo composto C6O4 ad alcuni punti di acqua superficiali collocati in punti di attingimento idropotabile.
L’inquinante emergente in questione era in passato stato ritrovato nelle acque contaminate nei pressi dello stabilimento della Miteni, che lo utilizzava nel processo produttivo a sostituzione dei PFAS tradizionali. Ma si è ritenuto di ricercarlo nell’ambiente per verificare la presenza da altre possibili fonti.
A marzo è stata riscontrata una positività presso la stazione di acque superficiali sul fiume Po in località Corbola con la determinazione di un quantitativo di alcune decine di nanogrammi litro. Il campionamento è stato ripetuto il 2 aprile scorso, confermando il ritrovamento sia nella stazione già campionata che a monte e a valle della stessa.
Considerato che, data l’ubicazione dei punti di campionamento, risulti pressoché impossibile che derivi dal sito inquinato nell’area dell’azienda Miteni, il composto quasi sicuramente deriva dalle regioni del bacino padano a monte idraulico delle prese in cui è stata ritrovata la sostanza con una concentrazione di circa 80 nanogrammi/litro. Ricordiamo, infatti, che la stazione è ubicata in prossimità di Castelmassa, al confine con Lombardia ed Emilia.
Una sostanza così poco utilizzata e di nuova generazione per essere riscontrata in queste quantità nel fiume più grande d’Italia fa supporre che si possano trovare a monte fonti di inquinamento importanti.
Si ricorda che per questa sostanza di nuova generazione gli standard analitici commerciali non sono disponibili e le analisi, ad oggi, sono sperimentali.
Per questo motivo la Regione del Veneto sta predisponendo una segnalazione alle Regioni Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte riguardo a questo ritrovamento.
Non essendovi limiti europei e nazionali, per motivi precauzionali il gestore della rete idropotabile Acque Venete ha già ordinato nuove batterie di filtri.
Queste azioni sono rese possibili anche grazie all’attività che la Giunta Regionale ha impostato già un anno e mezzo fa, con la Dgr 2232 del 2017, richiedendo a tutti i gestori della rete idropotabile di studiare sistemi di abbattimento da implementare qualora si trovassero ad affrontare situazioni impreviste come questa.”

In merito alla comunicazione il Presidente della Regione ha commentato: “Questa è la conferma che la questione PFAS è un tema che interessa tutto il Paese, ed è una primaria questione ambientale nazionale. Per questo motivo è necessario che il Governo, come ha già fatto il Veneto da tempo, intervenga fermamente, ponendo limiti zero. Invitiamo, quindi, il Ministero dell’Ambiente a muoversi sulla linea già tracciata dalla nostra Regione, agendo il più rapidamente possibile. Ciò a tutela della popolazione non solo delle aree interessate da questo tipo di inquinamento in Veneto, ma di tutti i cittadini del nostro Paese”.


ennioecologista

Re: Fiume Po trovati nuovi PFAS allarme inquinamento

Messaggio da ennioecologista »

Informo per chi stesse seguendo l'argomento che ieri 2 maggio è stato fissato per la prossima settimana un tavolo tecnico nazionale per discutere sui limiti di inquinamento da sostanze perfluoro alchiliche (Pfas).
Il tavolo sarà formato da rappresentanti del Ministero, dall'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) e dalla Regione del Veneto con il ruolo di ente esperto in materia.
Incrociamo le dita su qualche risultato positivo e su prese di posizione concrete O8)


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