PlasticBusters Mpas per liberare il Mediterraneo dalla plastica

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NaturAthanor
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PlasticBusters Mpas per liberare il Mediterraneo dalla plastica

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Il nuovo progetto PlasticBusters MPAs ha come obiettivo preciso il controllo e la tutela delle aree del Mediterraneo contro l'inquinamento da macro e micro plastiche. E' un progetto quadriennale sostenuto da 15 partners (fra i quali Italia, Spagna, Francia, Grecia, Albania, Croazia e Slovenia), è coordinato dall' ISPRA ed è sotto la responsabilità scientifica dell'Università di Siena.
E' stato finanziato con 5 milioni di euro dal fondo europeo Interreg Europe, che deriva da Plastic Busters, iniziativa dell'Università di Siena coordinata dalla professoressa Maria Cristina Fossi, che si occupa da anni alla ricerca scientifica e alle campagne di sensibilizzazione per la salvaguardia del Mediterraneo. (Ulteriori informazioni su plasticbusters.unisi.it)

Il Mediterraneo è una delle aree più inquinate da rifiuti plastici nel mondo, così come documentato dai ricercatori sulle riviste scientifiche internazionali.
L'impatto dell'inquinamento ha ripercussioni anche all'interno delle aree protette e sulla fauna marina, compromettendo le specie in via di estinzione.
Marco Faimali, ricercatore Cnr, in un convegno organizzato da Sea Shepherd a Lerici (La Spezia) ha dichiarato: "Se filtrassimo un chilometro cubo di acqua del Mediterraneo, troveremmo da qualche decina sino a centinaia di chili di plastica.
Il Mediterraneo è una delle zone più problematiche per questo aspetto: stiamo cercando di capire quali saranno gli effetti sull'ecosistema. La plastica non è un inquinante normale, assorbe altri agenti inquinanti e funge da vettore. Le plastiche si trasformano in particelle sempre più piccole, anche perché vengono triturate e mangiate dai pesci, rendendo sempre più complesso catturarle. Stiamo studiando quali sono ad esempio gli effetti sullo zooplacton".


"“Plastic Busters MPAs” verrà realizzato nell'ambito del programma Med-Interreg (2014-2020) e avrà il compito di diagnosticare gli impatti delle macro e microplastiche sulla biodiversità nelle aree marine protette, di definire e testare misure di sorveglianza, prevenzione e mitigazione dell’inquinamento marino da rifiuti plastici, di sviluppare un quadro comune di azioni, di politiche e di legislazione. Obiettivo è anche definire un Piano di Governance congiunta, attraverso un approccio partecipativo e un impegno concreto delle Aree marine protette coinvolte nel progetto, per attuarlo attraverso specifici protocolli di intesa, con l’obiettivo di estendere le buone pratiche individuate a tutte le aree marine protette del Mediterraneo. Nella parte finale del progetto, lo scopo sarà fornire ai decisori politici raccomandazioni e strategie per la gestione dei rifiuti plastici marini." (agenziaimpress.it/in-evidenza/stop-rifiuti-nel-mediterraneo-plastic-busters-al-via-progetto-europeo-tutelare-le-aree-marine-protette)


"Pensa agendo ed agisci pensando."

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