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Nuovo elenco Alberi Monumentali in Italia

Inviato: 08/08/2020, 4:22
da NaturAthanor
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Sono stati iscritti 379 nuovi Alberi Monumentali nell'Elenco italiano. Le iscrizioni provengono dalle regioni: Sicilia, Puglia, Campania, Sardegna, Veneto, Lombardia, Friuli e dalla provincia di Trento. Raggiunge così il numero di 3.561 il patrimonio di alberi secolari censiti, dei veri e propri "patriarchi vegetali".

E' il terzo aggiornamento dell'Elenco degli Alberi Monumentali d'Italia, approvato con Decreto dirigenziale prot. n. 9022657 del 24/07/2020, pubblicato in G.U. n. 195 del 05/08/2020. L'Elenco è reso disponibile a chi ne fa richiesta dal sito del Mipaaf.

A identificare gli esemplari che lo costituiscono l'elevato valore biologico ed ecologico (età, dimensioni, morfologia, rarità della specie, habitat per alcune specie animali); l'importanza storica, culturale e religiosa che rivestono in determinati contesti territoriali; lo stretto rapporto con emergenze di tipo architettonico; la capacità di significare il paesaggio sia in termini estetici che identitari.

Fra i nuovi inseriti nell'Elenco ci sono:
- dodici agrifogli di Cervinara (Avellino) che si presentano come un corpo unico e quasi una sola chioma dalla circonferenza di oltre 50 metri;
- un ficus di villa Tasca, a Palermo, una delle piante più grandi d'Europa per superficie coperta dalla chioma e per l'altezza di 30 metri;
- un castagno secolare di Canalaz, a Grimacco (Udine), col suo grande fusto aperto dall'esplosione di dinamite lì nascosta dai partigiani perché non fosse trovata dai nazisti, che con la sua circonferenza di 9,41 metri e l'altezza di 16,40 metri è ora la pianta più imponente del Friuli Venezia Giulia;
- giganteschi cerri di Bosco Quarto, nel piccolo Comune di Monte Sant'Angelo (Foggia).

Per identificare gli esemplari ci si è basati sull'elevato valore biologico ed ecologico (età, dimensioni, morfologia, rarità della specie, habitat per alcune specie animali); sull'importanza storica, culturale e religiosa che rivestono in determinati contesti territoriali; sullo stretto rapporto con emergenze di tipo architettonico; sulla capacità di significare il paesaggio sia in termini estetici che identitari.

(Notizia ANSA)