Mangiare insaccati aumenta rischio demenza del 14%
Inviato: 07/08/2024, 8:30
Un ampio studio di 43 anni su oltre 130.000 partecipanti ha rivelato che il consumo elevato di carne lavorata, come pancetta e salsicce, è associato a un aumento del rischio di demenza.
I ricercatori hanno trovato che chi mangiava almeno 0,25 porzioni di carne lavorata al giorno* aveva un rischio del 14% maggiore di sviluppare demenza rispetto a chi ne mangiava meno di 0,10 porzioni al giorno.
Inoltre, ogni porzione aggiuntiva di carne lavorata al giorno è stata collegata a un invecchiamento cognitivo maggiore di circa 1,6 anni. Tuttavia, sostituire la carne rossa con proteine vegetali, come noci o legumi, potrebbe ridurre questo rischio del 20%. I risultati suggeriscono che una dieta ricca di carne lavorata potrebbe contribuire al declino cognitivo, mentre una dieta con proteine vegetali potrebbe offrire benefici per la salute cognitiva.
I risultati di questo studio sono stati presentati alla Conferenza internazionale dell’Alzheimer’s Association (AAIC) a Filadelfia nel 2024.
*Note: Nel contesto dello studio, 0,25 porzioni di carne lavorata corrispondono a circa due fette di pancetta o a una salsiccia. Per fare un confronto pratico, si può considerare che 0,25 porzioni di carne lavorata equivale a una quantità relativamente piccola, che corrisponde a circa una porzione di carne lavorata consumata ogni quattro giorni.
Per avere un'idea più concreta:
- Due fette di pancetta: tipicamente, una fetta di pancetta ha un peso di circa 10-15 grammi, quindi due fette peserebbero circa 20-30 grammi.
- Una salsiccia: una salsiccia di dimensioni medie pesa circa 70-80 grammi.
Quindi, in termini pratici, 0,25 porzioni al giorno rappresentano un consumo moderato di carne lavorata, pari a circa due fette di pancetta o una salsiccia consumati ogni giorno.
I ricercatori hanno trovato che chi mangiava almeno 0,25 porzioni di carne lavorata al giorno* aveva un rischio del 14% maggiore di sviluppare demenza rispetto a chi ne mangiava meno di 0,10 porzioni al giorno.
Inoltre, ogni porzione aggiuntiva di carne lavorata al giorno è stata collegata a un invecchiamento cognitivo maggiore di circa 1,6 anni. Tuttavia, sostituire la carne rossa con proteine vegetali, come noci o legumi, potrebbe ridurre questo rischio del 20%. I risultati suggeriscono che una dieta ricca di carne lavorata potrebbe contribuire al declino cognitivo, mentre una dieta con proteine vegetali potrebbe offrire benefici per la salute cognitiva.
I risultati di questo studio sono stati presentati alla Conferenza internazionale dell’Alzheimer’s Association (AAIC) a Filadelfia nel 2024.
*Note: Nel contesto dello studio, 0,25 porzioni di carne lavorata corrispondono a circa due fette di pancetta o a una salsiccia. Per fare un confronto pratico, si può considerare che 0,25 porzioni di carne lavorata equivale a una quantità relativamente piccola, che corrisponde a circa una porzione di carne lavorata consumata ogni quattro giorni.
Per avere un'idea più concreta:
- Due fette di pancetta: tipicamente, una fetta di pancetta ha un peso di circa 10-15 grammi, quindi due fette peserebbero circa 20-30 grammi.
- Una salsiccia: una salsiccia di dimensioni medie pesa circa 70-80 grammi.
Quindi, in termini pratici, 0,25 porzioni al giorno rappresentano un consumo moderato di carne lavorata, pari a circa due fette di pancetta o una salsiccia consumati ogni giorno.