Batteri contro inquinamento da PFAS: ne mangiano fino al 60%
Inviato: 27/09/2019, 3:48
PFAS.
Per approfondire l'argomento ecco il link PFAS cosa sono? Allarme inquinamento
In breve i Pfas sono Sostanze Perfluoro Alchiliche (acidi perfluoroacrilici), composti chimici usati nell'industria. E' una famiglia di acidi molto forti, impiegati in forma liquida con molta stabilità termica che li rende estremamente inquinanti perché resistono alla naturale degradazione. Sono dannosi per la salute e si accumulano nell'organismo.
E' importante perciò trovare soluzioni per riparare i numerosi danni causati dal loro impiego e scorretto smaltimento (in Italia c'è una grave situazione sopratutto in Veneto).
Nello studio pubblicato sulla rivista si parla di microorganismi, in particolare l'acidimicrobium A6, che hanno dimostrato la capacità di rompere il legame chimico carbonio-fluoro e di poter così rimuovere il 60% dei Pfas nell'arco di 100 giorni.
E' un grande risultato perché finora nessun organismo aveva mostrato simili azioni, infatti il legame covalente carbonio-fluoro è il più forte esistente nella chimica organica.
I ricercatori di Princeton sono partiti dall'osservazione di un precedente studio nel quale si era mostrato come questi batteri, usando il ferro presente nel suolo, possano aiutare a scomporre l'ammonio (inquinante presente nei liquami e fertilizzanti) senza il bisogno di ossigeno.
Il team di studiosi guidati da Peter Jaffe hanno usato questa reazione, chiamata Feammox, per sfruttarla sui PFAS.
Facendo crescere i batteri in laboratorio ed aggiungendo al terreno di coltura due tipi di Pfas, i ricercatori hanno osservato che i microrganismi inducevano reazioni chimiche nei Pfas, rimuovendo da questi gli atomi di fluoro e rendendoli di conseguenza non tossici.
Dopo 100 giorni i batteri avevano eliminato tra il 50-60% dei Pfas presenti nelle colture.
Il risultato è una prova di partenza per poter sviluppare una soluzione ecologica al problema dell'inquinamento da Pfas e sostanze simili.
I ricercatori dell'Università di Princeton, guidati da Peter Jaffe, hanno pubblicato sulla rivista Environmental Science and Technology, la scoperta di batteri mangia Per approfondire l'argomento ecco il link PFAS cosa sono? Allarme inquinamento
In breve i Pfas sono Sostanze Perfluoro Alchiliche (acidi perfluoroacrilici), composti chimici usati nell'industria. E' una famiglia di acidi molto forti, impiegati in forma liquida con molta stabilità termica che li rende estremamente inquinanti perché resistono alla naturale degradazione. Sono dannosi per la salute e si accumulano nell'organismo.
E' importante perciò trovare soluzioni per riparare i numerosi danni causati dal loro impiego e scorretto smaltimento (in Italia c'è una grave situazione sopratutto in Veneto).
Nello studio pubblicato sulla rivista si parla di microorganismi, in particolare l'acidimicrobium A6, che hanno dimostrato la capacità di rompere il legame chimico carbonio-fluoro e di poter così rimuovere il 60% dei Pfas nell'arco di 100 giorni.
E' un grande risultato perché finora nessun organismo aveva mostrato simili azioni, infatti il legame covalente carbonio-fluoro è il più forte esistente nella chimica organica.
I ricercatori di Princeton sono partiti dall'osservazione di un precedente studio nel quale si era mostrato come questi batteri, usando il ferro presente nel suolo, possano aiutare a scomporre l'ammonio (inquinante presente nei liquami e fertilizzanti) senza il bisogno di ossigeno.
Il team di studiosi guidati da Peter Jaffe hanno usato questa reazione, chiamata Feammox, per sfruttarla sui PFAS.
Facendo crescere i batteri in laboratorio ed aggiungendo al terreno di coltura due tipi di Pfas, i ricercatori hanno osservato che i microrganismi inducevano reazioni chimiche nei Pfas, rimuovendo da questi gli atomi di fluoro e rendendoli di conseguenza non tossici.
Dopo 100 giorni i batteri avevano eliminato tra il 50-60% dei Pfas presenti nelle colture.
Il risultato è una prova di partenza per poter sviluppare una soluzione ecologica al problema dell'inquinamento da Pfas e sostanze simili.