Bonifica del Mar Piccolo di Taranto
Inviato: 04/12/2019, 18:21
Leggo su liberoquotidiano.it che con un innovativo impianto a tecnologia avanzata si potrà riqualificare il Mar Piccolo di Taranto. L'obiettivo è di bonificare i sedimenti marini inquinati e le acque sovrastanti.
Questo nuovo progetto si chiama "Life4MarPiccolo" e fa parte del programma di finanziamento europeo Life.
Enea e l'Istituto di Ricerca sulle Acque del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Irsa-Cnr) Sede Secondaria di Taranto sono i promotori.
L'impianto è progettato da Genelab ed usa la microfiltrazione a membrana, cioè una tecnologia sperimentale a basso costo, selettiva e che impatta meno rispetto ad altre tipo di bonifiche.
Questa tecnologia è composta da un'unità mobile di risospensione e captazione del sedimento che opera su una superficie marina di circa 3.000 mq nei pressi della riva convogliandolo all'interno di un sistema di trattamento tramite microfiltrazione a membrana che occupa un'area di circa 150 mq.
L'impianto rimuove selettivamente la frazione particellare (la più fine), e restituisce acqua decontaminata. La parte di frazione particellare con gli inquinanti viene avviata a trattamento di risanamento biologico attraverso microorganismi fungini.
C'è anche un altro aspetto del progetto che è quello di poter monitorare la capacità dei micro organismi di biodegradare alcuni inquinanti trasformandoli in composti non dannosi e in alcuni casi utili, insomma un bel passo avanti per la ricerca scientifica che si occupa di recupero dell'ambiente.
Questo particolare progetto è innovativo anche perché a differenza di altre soluzioni, elimina il problema sul luogo e non lo sposta altrove. Inoltre l'impianto è autosufficiente a livello energetico perché usa il fotovoltaico disponibile appositamente in zona.
Sarà un progetto che potrà essere usato anche su superfici più ampie ed in Italia ce n'è molto bisogno!
Questo nuovo progetto si chiama "Life4MarPiccolo" e fa parte del programma di finanziamento europeo Life.
Enea e l'Istituto di Ricerca sulle Acque del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Irsa-Cnr) Sede Secondaria di Taranto sono i promotori.
L'impianto è progettato da Genelab ed usa la microfiltrazione a membrana, cioè una tecnologia sperimentale a basso costo, selettiva e che impatta meno rispetto ad altre tipo di bonifiche.
Questa tecnologia è composta da un'unità mobile di risospensione e captazione del sedimento che opera su una superficie marina di circa 3.000 mq nei pressi della riva convogliandolo all'interno di un sistema di trattamento tramite microfiltrazione a membrana che occupa un'area di circa 150 mq.
L'impianto rimuove selettivamente la frazione particellare (la più fine), e restituisce acqua decontaminata. La parte di frazione particellare con gli inquinanti viene avviata a trattamento di risanamento biologico attraverso microorganismi fungini.
C'è anche un altro aspetto del progetto che è quello di poter monitorare la capacità dei micro organismi di biodegradare alcuni inquinanti trasformandoli in composti non dannosi e in alcuni casi utili, insomma un bel passo avanti per la ricerca scientifica che si occupa di recupero dell'ambiente.
Questo particolare progetto è innovativo anche perché a differenza di altre soluzioni, elimina il problema sul luogo e non lo sposta altrove. Inoltre l'impianto è autosufficiente a livello energetico perché usa il fotovoltaico disponibile appositamente in zona.
Sarà un progetto che potrà essere usato anche su superfici più ampie ed in Italia ce n'è molto bisogno!