Olio extravergine di oliva nuove linee guida Coi 2020: frodi difficili da scoprire!

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Sara
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Olio extravergine di oliva nuove linee guida Coi 2020: frodi difficili da scoprire!

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Ciao a tutti, volevo porre l'attenzione su un articolo che ho letto su liberoquotidiano.it in cui si parla delle nuove linee guida per l'olio extravergine di oliva che il COI ha pubblicato.

Secondo quanto si legge con le nuove regole vincolanti per tutti i paesi, il Consiglio oleicolo internazionale ha reso più difficile scoprire le frodi nella produzione dell'olio di oliva extravergine.

Infatti "Con una decisione pubblicata nei giorni scorsi, il Coi ha compiuto un passo decisivo «per la progressiva standardizzazione di procedure e metodi, senza più aperture a metodi analitici innovativi», spiega il portale [Teatronaturale.it] diretto da Alberto Grimelli. Sono escluse le tecniche e i laboratori non contemplati dalla norma internazionale Iso/Iec 17025 che stabilisce proprio gli standard che i laboratori devono rispettare per ottenere l'accreditamento. Spiegato così può perfino sembrare un passaggio positivo. Ma lo è soltanto in apparenza. I test del Dna sui campioni di extravergine grazie ai quali alcune Procure italiane hanno potuto smascherare numerose frodi sull'extravergine sono esclusi per ora - e non si sa fino a quando - dall'elenco delle procedure riconosciute."

E ancora peggio: il COI ha anche fissato delle regole per la campionatura dell'olio extravergine di oliva. Tutti gli organi di controllo (Nas ecc...), non potranno più prelevare direttamente dagli scaffali dei supermercati le bottiglie di olio da testare perché potrebbero aver subito un decadimento delle caratteristiche qualitative. Per cui le bottiglie campione da portare in laboratorio per i test possono essere prese solo dalle scatole ancora sigillate se eventualmente presenti nei magazzini dei punti vendita; il motivo sarebbe che solo le bottiglie nelle scatole rispettano le condizioni di conservazione indicate dal produttore.

Inoltre l'organo di controllo dovrà conservare oltre ai campioni testati, del medesimo lotto, altre bottiglie per le possibili future controanalisi, rispettando sempre le condizioni ideali di conservazione.

In tutto questo complicarsi delle procedure e limitare i tipi di analisi chi ci guadagna?

Spagna e Tunisia controllano il COI

Anche se nelle regole scritte sulla carta le procedure innovative che vanno dall'esame del Dna alla spettrometria, non sono state ufficialmente escluse, però per essere usate devono prima essere validate ottenendo il riconoscimento in base alle norme Iso/Iec 17025, un iter che può durare anche alcuni anni!.

Come scrive Grimelli "nel classico gioco guardia e ladri, l'impossibilità di utilizzare metodi analitici innovativi può risultare un vulnus per il sistema di controlli, lasciando ai ladri la possibilità di sfuggire alle maglie della legge per molti mesi, se non anni".

Sarà un caso che il COI (Consiglio oleicolo internazionale) è controllato da spagnoli e tunisini, dopo che l'Italia è stata esclusa con un colpo di mano dalla stanza dei bottoni del Coi?!?



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