Per saper scegliere i prodotti e destreggiarsi fra le varie diciture ed etichette è utile conoscere com'è composta un'etichetta degli alimenti biologici.
Solo gli alimenti che sono prodotti secondo
standard biologici certificati ai sensi del Regolamento Europeo CE 834/2007 (consultabile qui), possono riportare l'etichetta con il marchio unico Europeo e la scritta
"da agricoltura biologica".

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Le regole sulle etichette dei prodotti biologici sono precise e rigide per garantire chiarezza e sicurezza al consumatore, mentre esistono altri tipi di marchi e denominazioni che non sono regolamentati e non possono pertanto dare garanzie come nel caso di: "agricoltura naturale" o "ecologica" ecc...
Se i prodotti contengono ingredienti di diversa provenienza, possono mostrare il marchio e la scritta "agricoltura biologica" solo se almeno il
95% degli ingredienti sono certificati bio, mentre il rimanente 5% deve comunque fare parte degli ingredienti autorizzati nell'elenco disciplinato dal regolamento CEE 2092/91, Allegato VI Parte B.
Nel caso in cui il prodotto ha almeno il 70% di ingredienti biologici NON può indicare la dicitura "da agricoltura biologica", ma gli ingredienti bio devono essere specificati in etichetta che sarà completa anche del nome dell'ente certificatore.
Inoltre NON è ammesso miscelare un singolo ingrediente con parti biologiche e non biologiche (esempio: una farina deve essere completamente biologica e non mescolata con altra farina non biologica).
Se il prodotto è costituito da un singolo ingrediente questo deve essere al 100% biologico.
Dati che devono essere contenuti nell'etichetta biologica
- la scritta
"regime di controllo CEE";
- chi esegue il controllo ("controllato da...") e il suo numero di autorizzazione ministeriale;
- il
codice dell'Organismo di controllo si indica accanto al logo comunitario ed è formato da:
- una sigla che identifica lo stato membro (es. IT per l'Italia);
- dal termine che rimanda al metodo di produzione (BIO per l'Italia, EKO, ECO, ORG per altri paesi);
- dal numero attribuito dall'autorità competente (per l'Italia il Ministero delle politiche agricole) a ogni organismo di controllo;
-
codice dell'operatore controllato: è il numero identificativo conferito dall'Organismo di controllo all'operatore che si è occupato della preparazione dell'alimento biologico e viene indicato in fondo all'etichetta o nel riquadro accanto al codice dell'Organismo di controllo;
- il numero di autorizzazione alla stampa di quella specifica etichetta.
Altre specifiche sono:
-
Ingredienti: ogni ingrediente che fa parte di un prodotto biologico deve riportare la scritta “biologico” o “bio” o un asterisco che rimanda a tale dicitura. Gli ingredienti non biologici non avranno alcuna dicitura o asterisco.
-
Simbolo eurofoglia: l'uso del logo comunitario bio che consiste nell'eurofoglia è stato reso obbligatorio nell'etichetta dal regolamento UE 271/2010 ed è il marchio che garantisce al consumatore che il prodotto è costituito da almeno il 95% di ingredienti biologici e che è conforme ai requisiti stabiliti dai regolamenti di settore.
-
Origine delle materie prime: nello stesso campo dell'eurofoglia deve essere indicato il luogo di coltivazione o allevamento dei prodotti, con distinzione tra:
agricoltura UE, agricoltura NON UE, agricoltura UE/NON UE; se invece tutte le materie prime che compongono il prodotto hanno un'unica origine si può indicare direttamente la nazione (esempio: agricoltura ITALIA).
Per chiarire qual'è la prassi di certificazione riportiamo un documento di Federbio.
CHI CERTIFICA IL BIOLOGICO?
In Europa ogni stato membro ha incaricato autorità pubbliche e organismi di controllo privati di eseguire rigorose ispezioni, operando sotto la supervisione, o in stretta collaborazione, con le autorità centrali.
Lo stato membro attribuisce ad ogni ente addetto al monitoraggio un codice identificativo diverso, che viene poi riportato sull'etichetta del prodotto: il codice indica che il prodotto acquistato proviene da un'azienda ispezionata da un organismo di controllo che garantisce il rispetto della regolamentazione per i prodotti biologici.
In italia, gli organi che possono effettuare i controlli e rilasciare la certificazione delle produzioni biologiche sono autorizzati dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e sono sottoposti, a loro volta, al controllo dello stesso Ministero e delle regioni.
CI SI PUO' FIDARE DEL BIOLOGICO NON ITALIANO?
Alcuni cibi non possono essere prodotti in italia per motivi climatici e altri non si producono in quantità sufficiente rispetto alla domanda: questo significa che alcune volte è necessario ricorrere a prodotti esteri.
La legislazione specifica e il sistema di controllo di alcuni paesi extracomunitari sono stati riconosciuti del tutto equivalenti a quelli comunitari da parte dell’unione europea; in altri paesi manca una normativa nazionale e gli organismi di controllo verificano la conformità direttamente alle norme europee.
Ogni spedizione in arrivo da paesi terzi è autorizzata dal ministero delle politiche agricole e forestali ed è sottoposta ad analisi da parte di un laboratorio accreditato che attesta l'assenza di sostanze non ammesse ai sensi del regolamento n° 889/2008.
Fonte: FEDERBIO – federazione italiana agricoltura biologica (feder.bio/mi-posso-fidare-del-biologico-non-italiano)

Per saper scegliere i prodotti e destreggiarsi fra le varie diciture ed etichette è utile conoscere com'è composta un'etichetta degli alimenti biologici.
Solo gli alimenti che sono prodotti secondo [b]standard biologici certificati ai sensi del [url=https://www.siiecobio.com/immagini/Regolamento_CE_834_2007_Alimenti_Biologici.pdf]Regolamento Europeo CE 834/2007 (consultabile qui),[/url][/b] possono riportare l'etichetta con il marchio unico Europeo e la scritta [i]"[color=#008040]da agricoltura biologica[/color]"[/i].
[attachment=4]Etichetta_marchio_bio.jpg[/attachment]
Le regole sulle etichette dei prodotti biologici sono precise e rigide per garantire chiarezza e sicurezza al consumatore, mentre esistono altri tipi di marchi e denominazioni che non sono regolamentati e non possono pertanto dare garanzie come nel caso di: "agricoltura naturale" o "ecologica" ecc...
Se i prodotti contengono ingredienti di diversa provenienza, possono mostrare il marchio e la scritta "agricoltura biologica" solo se almeno il [color=#FF0000]95% degli ingredienti sono certificati bio[/color], mentre il rimanente 5% deve comunque fare parte degli ingredienti autorizzati nell'elenco disciplinato dal regolamento CEE 2092/91, Allegato VI Parte B.
Nel caso in cui il prodotto ha almeno il 70% di ingredienti biologici NON può indicare la dicitura "da agricoltura biologica", ma gli ingredienti bio devono essere specificati in etichetta che sarà completa anche del nome dell'ente certificatore.
Inoltre NON è ammesso miscelare un singolo ingrediente con parti biologiche e non biologiche (esempio: una farina deve essere completamente biologica e non mescolata con altra farina non biologica).
[u]Se il prodotto è costituito da un singolo ingrediente questo deve essere al 100% biologico.[/u]
[attachment=2]Leggere_Etichetta_Alimenti_Biologici_Federbio.jpg[/attachment]
[b]Dati che devono essere contenuti nell'etichetta biologica[/b]
- la scritta [i]"regime di controllo CEE"[/i];
- chi esegue il controllo ("controllato da...") e il suo numero di autorizzazione ministeriale;
- il [b]codice dell'Organismo di controllo[/b] si indica accanto al logo comunitario ed è formato da:
[list]una sigla che identifica lo stato membro (es. IT per l'Italia);[/list]
[list]dal termine che rimanda al metodo di produzione (BIO per l'Italia, EKO, ECO, ORG per altri paesi);[/list]
[list]dal numero attribuito dall'autorità competente (per l'Italia il Ministero delle politiche agricole) a ogni organismo di controllo;[/list]
- [b]codice dell'operatore controllato[/b]: è il numero identificativo conferito dall'Organismo di controllo all'operatore che si è occupato della preparazione dell'alimento biologico e viene indicato in fondo all'etichetta o nel riquadro accanto al codice dell'Organismo di controllo;
- il numero di autorizzazione alla stampa di quella specifica etichetta.
[attachment=1]Etichetta_bio_esempio.jpg[/attachment]
Altre specifiche sono:
- [b]Ingredienti[/b]: ogni ingrediente che fa parte di un prodotto biologico deve riportare la scritta “biologico” o “bio” o un asterisco che rimanda a tale dicitura. Gli ingredienti non biologici non avranno alcuna dicitura o asterisco.
- [b]Simbolo eurofoglia[/b]: l'uso del logo comunitario bio che consiste nell'eurofoglia è stato reso obbligatorio nell'etichetta dal regolamento UE 271/2010 ed è il marchio che garantisce al consumatore che il prodotto è costituito da almeno il 95% di ingredienti biologici e che è conforme ai requisiti stabiliti dai regolamenti di settore.
- [b]Origine delle materie prime[/b]: nello stesso campo dell'eurofoglia deve essere indicato il luogo di coltivazione o allevamento dei prodotti, con distinzione tra: [color=#FF0000]agricoltura UE, agricoltura NON UE, agricoltura UE/NON UE[/color]; se invece tutte le materie prime che compongono il prodotto hanno un'unica origine si può indicare direttamente la nazione (esempio: agricoltura ITALIA).
[attachment=3]Etichettatura_prodotto_biologico.jpg[/attachment]
Per chiarire qual'è la prassi di certificazione riportiamo un documento di Federbio.
[i][b]CHI CERTIFICA IL BIOLOGICO?[/b]
In Europa ogni stato membro ha incaricato autorità pubbliche e organismi di controllo privati di eseguire rigorose ispezioni, operando sotto la supervisione, o in stretta collaborazione, con le autorità centrali.
Lo stato membro attribuisce ad ogni ente addetto al monitoraggio un codice identificativo diverso, che viene poi riportato sull'etichetta del prodotto: il codice indica che il prodotto acquistato proviene da un'azienda ispezionata da un organismo di controllo che garantisce il rispetto della regolamentazione per i prodotti biologici.
In italia, gli organi che possono effettuare i controlli e rilasciare la certificazione delle produzioni biologiche sono autorizzati dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e sono sottoposti, a loro volta, al controllo dello stesso Ministero e delle regioni.
[b]CI SI PUO' FIDARE DEL BIOLOGICO NON ITALIANO?[/b]
Alcuni cibi non possono essere prodotti in italia per motivi climatici e altri non si producono in quantità sufficiente rispetto alla domanda: questo significa che alcune volte è necessario ricorrere a prodotti esteri.
La legislazione specifica e il sistema di controllo di alcuni paesi extracomunitari sono stati riconosciuti del tutto equivalenti a quelli comunitari da parte dell’unione europea; in altri paesi manca una normativa nazionale e gli organismi di controllo verificano la conformità direttamente alle norme europee.
Ogni spedizione in arrivo da paesi terzi è autorizzata dal ministero delle politiche agricole e forestali ed è sottoposta ad analisi da parte di un laboratorio accreditato che attesta l'assenza di sostanze non ammesse ai sensi del regolamento n° 889/2008.
Fonte: [b]FEDERBIO – federazione italiana agricoltura biologica [/b](feder.bio/mi-posso-fidare-del-biologico-non-italiano) [/i]
[attachment=0]Etichetta_bio_come_si_legge.jpg[/attachment]