da greensoul » 24/08/2016, 18:43
In questo articolo vorrei fare chiarezza sulle certificazioni eco biologiche per i cosmetici e la detergenza e sulla normativa vigente.
E' importante anche per comprendere tutti i loghi e i marchi che si ritrovano sempre più di frequente sui prodotti che acquistiamo.
Gli enti certificatori, certificazioni, marchi e loghi
Qui di seguito i principali enti certificatori italiani con i loghi che vengono inseriti sulle confezioni dei cosmetici.
ICEA
In Italia è il più conosciuto e segue uno standard disciplinare la cui descrizione la riportiamo dal loro sito
http://www.icea.info.
"I prodotti della Eco Bio Cosmesi si caratterizzano per:
- 1. l'utilizzo di materie prime da agricoltura biologica o da raccolta spontanea;
2. l’assenza nei prodotti di materiali discutibili dal punto di vista ecologico, sia nel prodotto stesso che nell'imballaggio;
3. l’assenza di materie prime non vegetali considerate “a rischio”, ovvero allergizzanti, irritanti o con evidenze di probabili danni per la salute dell’uomo;
4. la riduzione dell'impatto ambientale dovuto agli imballaggi superflui (confezioni singole) o non riciclabili (si promuovono imballaggi da materie prime rinnovabili, materiali riciclabili o collegati ad un sistema di restituzione dei vuoti).
I criteri che ci hanno guidato nella scelta delle materie prime ammesse sono stati:
- scarsa tossicità ed assenza effetti indesiderati sull’uomo;
- basso impatto ambientale;
- dermocompatibilità."
Con questa certificazione si ottiene questo logo:

- Certificazione_Icea_Bio_Cosmesi.png (2.72 KiB) Visto 11730 volte
Icea ha poi creato la certificazione
Cosmos che segue uno Standard internazionale della Cosmesi Bio e Naturale, entrato in vigore nel 2009, il quale è il risultato di una ricerca e confronto con i marchi certificatori di riferimento più conosciuti in Europa.
La certificazione Cosmos prevede l'utilizzo di una chimica verde e il divieto di nanotecnologie.
I livelli di certificazione Cosmos sono due:
-
Cosmos organic, per i prodotti e gli ingredienti biologici.

- Icea_Cosmos_Organic.png (3.89 KiB) Visto 11730 volte
-
Cosmos natural, per i prodotti naturali.

- Icea_Cosmos_natural.png (3.88 KiB) Visto 11730 volte
"Lo Standard prevede, inoltre, un sistema di verifica e approvazione materie prime/ingredienti non biologici (NOI - Non Organic Ingredients) autorizzate per la formulazione di prodotti a marchio Cosmos.
Per un prodotto cosmetico garantito e di qualità è richiesto il rispetto di requisiti ambientali e animalisti seguendo delle regole e un linguaggio internazionale comune che parte dalla definizione delle diverse categorie di ingredienti cosmetici fino ai calcoli per quantificare le diverse percentuali di componenti biologiche, naturali e di petrolchimica residua (mai superiore al 2%).
(Tratto da http://www.icea.info/it/perche-bio/cosm ... -inspected)"
Icea ha anche certificazioni per la detergenza ecologica le quali si distinguono in:
-
certificazione Eco Detergenza.

- Certificazione_Icea_Eco_Detergenza.png (3.18 KiB) Visto 11728 volte
-
certificazione Eco Bio Detergenza

- Certificazione_Icea_Eco_Bio_Detergenza.png (2.49 KiB) Visto 11728 volte
Si tratta di :
"[...] certificazioni volontarie di prodotto rilasciate da ICEA sulla base di una verifica di conformità dei prodotti e del processo produttivo ai requisiti indicati nel Disciplinare per la Eco Bio ed Eco Detergenza.
ICEA ha avviato un percorso di regolamentazione del settore che, ad oggi, ha prodotto un disciplinare condiviso dalle parti interessate alla produzione, commercializzazione e consumo di tali prodotti.
I requisiti principali che lo standard vuole garantire sono:
- l’assenza sia nel prodotto che nel materiale da imballaggio di materie “a rischio” dal punto di vista ecologico;
- l’assenza di materie prime non vegetali considerate “a rischio”, ovvero allergizzanti, irritanti o ritenute dannose per la salute dell’uomo e dell’ambiente;
- imballaggi da materie prime rinnovabili, materiali riciclabili o collegati ad un sistema di restituzione dei vuoti;
un prodotto dotato di buona performance ed efficacia equiparabile con i prodotti convenzionali di alta gamma.
I prodotti riportanti l’indicazione Eco Bio Detergenza sono ottenuti utilizzando materie prime vegetali provenienti da coltivazioni biologiche o da raccolta spontanea certificate ai sensi del Reg. CE 834/07 (o altre normative internazionali di riferimento: es. NOP, JAS, COR, ecc.).
Nei prodotti riportanti l’indicazione Eco Detergenza è ammessa l'utilizzo di prodotti derivanti da agricoltura convenzionale purché non OGM o derivanti da OGM (in caso di prodotti "a rischio", ossia presenti sul mercato in forma OGM come mais, soia, colza, ecc. è richiesta la certificazione volontaria di prodotto rilasciata da enti terzi accreditati).
(Tratto da: http://www.icea.info/it/perche-bio/cosm ... detergenza)."
Infine ICEA ha un marchio che garantisce che il prodotto si attenga ai requisiti del LAV (Lega Anti Vivisezione -
http://www.lav.it) per lo
Standard Internazionale Non Testato suglia animali.

- Controllo_LAV.png (4.63 KiB) Visto 11700 volte
Questo marchio si può ottenere facendo richiesta ad ICEA.
"Lo Standard fissa i criteri per evitare l’incremento della sperimentazione dei cosmetici sugli animali, e garantire una politica aziendale “cruelty free”, ossia libera da crudeltà sugli animali.
Esso è stato messo a punto dalle maggiori organizzazioni animaliste mondiali, guidate dalla Coalizione europea contro la vivisezione (ECEAE http://www.eceae.org ), di cui LAV è membro italiano, oltre ad essere l’unico soggetto in Italia abilitato all’utilizzo del marchio che valorizza i prodotti e le aziende che rispondono ai requisiti richiesti dal suddetto standard.
Sono circa 150 le aziende in tutto il mondo ad avere già aderito allo standard, impegnandosi a non praticare e non far praticare la sperimentazione animale dei prodotti finiti e degli ingredienti.
A partire dal 2004, la LAV approva le aziende aderenti solo a seguito dell’esito positivo degli audit che vengono svolti da ICEA.
La LAV autorizza l’utilizzo in etichetta del marchio europeo della coalizione e/o della dicitura “Stop ai test animali – Controllato ICEA per LAV n°……”
(Tratto da: http://www.icea.info/it/perche-bio/cosm ... ivisezione)"
CCPB
E' un ente certificatore italiano che opera nei settori agroalimentare e "no food" biologici, eco-compatibili ed eco-sostenibili.
CCPB è anche partner di
IFOAM “International Federation of Organic Farming”, di
EOCC (
European Organic Certifiers Council) e
Quavera.
Le certificazioni che può rilasciare il CCPB sono:
-
Cosmetici biologici:
"Il principio alla base dello standard per i Cosmetici biologici è la provenienza delle materie prime da agricoltura biologica. Lo standard individua quei i requisiti minimi, in termini di ingredienti, di formulazione e di processo produttivo, che un cosmetico deve avere per essere certificato come biologico.
Cosmetici biologici e convenzionale
Per essere definito bio un prodotto cosmetico deve contenere un minimo del 95% di ingredienti biologici e nella sua produzione non si possono utilizzare derivati di origine petrolifera, paraffine, formaldeide e coloranti di origine sintetica. Questi ingredienti sono sostituiti da derivati vegetali, più sicuri per la salute del consumatore e con maggiore salvaguardia dell’ambiente. I cosmetici certificati hanno maggiore affinità con la pelle, grazie alla limitata presenza di sostanze di sintesi e al largo uso di materie prime biologiche. Infatti, viene favorito l’uso di ingredienti naturali come acque floreali, oli vegetali, oli essenziali e fitoestratti, preferibilmente provenienti da agricoltura biologica. I cosmetici biologici non contengono OGM né profumi sintetici."
(Tratto da: http://www.ccpb.it/blog/2012/05/10/cosmetici-biologici)

- CCPB_cosmeticibiologici.png (8.85 KiB) Visto 11730 volte
-
Cosmetici naturali:
"Il principio alla base dello standard per i Cosmetici naturali è appunto la naturalità delle materie prime impiegate. Lo standard individua quei i requisiti minimi, in termini di ingredienti, di formulazione e di processo produttivo, che un cosmetico deve avere per essere certificato come naturale.
Cosmesi naturale e convenzionale
Per essere definito naturale un prodotto cosmetico deve contenere materie prime che devono essere appunto al 90% naturali e nella sua produzione non si possono utilizzare derivati di origine petrolifera, paraffine, formaldeide e coloranti di origine sintetica. Questi ingredienti sono sostituiti da derivati vegetali, più sicuri per la salute del consumatore e con maggiore salvaguardia dell’ambiente. I cosmetici certificati hanno maggiore affinità con la pelle, grazie alla limitata presenza di sostanze di sintesi. Infatti, viene favorito l’uso di ingredienti naturali come acque floreali, oli vegetali, oli essenziali e fitoestratti, preferibilmente provenienti da agricoltura biologica."
(Tratto da: http://www.ccpb.it/blog/2012/05/10/cosmetici-naturali)
Oltre che del biologico, CCPB si occupa di garantire una certificazione di prodotti agroalimentari che rispettino l’integrazione tra input naturali e una riduzione dell’immissione di sostanze chimiche.
Fra queste certificazioni troviamo:
-
certificato Vegano, prevede che:
"I prodotti vegani devono essere ottenuti senza l’utilizzo di qualsiasi materia prima e/o sostanza e/o ingrediente di origine animale e di altri prodotti degli allevamenti. Non possono essere utilizzati alimenti, ingredienti, coadiuvanti e/o ausiliari di fabbricazione di origine animale ottenuti con il sacrificio e/o il maltrattamento degli animali. Si tratta di una certificazione volontaria, e quindi non basata su una norma di legge pubblica come avviene per il biologico e per le altre certificazioni in ambito regolamentato (DOP e IGP)."
(Tratto da http://www.ccpb.it/blog/2015/04/10/prodotti-vegani)

- Certificato_Vegano-IT.jpg (19.83 KiB) Visto 11730 volte
-
Certificato NonOgm, il quale viene rilasciato a seguito valutazione di documentazione e ispezione sui siti di produzione.
Il CCPB è riconosciuto dall'organizzazione No Profit
Natrue, la quale è formata da produttori di vari paesi d’Europa che hanno messo a punto uno standard molto rigoroso sulla cosmesi bio, in attesa di una regolamentazione europea che si occupi del settore cosmesi.
Natrue distingue tre livelli di certificazione:
- Cosmetici biologici, con un minimo del 95% di ingredienti biologici.
- Cosmetici naturali con componente biologica, con un minimo del 70% di ingredienti biologici.
- Cosmetici naturali.
Il sito di riferimento è:
http://www.natrue.org

- Certificazione_Natrue.png (8.52 KiB) Visto 11729 volte
STANDARD INTERNAZIONALE NATRUE
Lo Standard NATRUE è uno standard internazionale che definisce criteri per la produzione di cosmetici naturali, cosmetici naturali con componenti biologici e cosmetici biologici secondo le seguenti categorie di prodotto.
COSMETICO NATURALE
Lo standard prevede che i cosmetici naturali contengano sostanze di origine vegetale, minerale-inorganica o animale (eccetto vertebrati morti) o le loro miscele e prodotti di reazione. Per l’ottenimento e la successiva lavorazione sono ammessi soltanto processi fisici e detergenti consentiti dallo Standard NATRUE. Possono essere impiegate anche sostanze “di origine (derivazione) naturale” solo se ottenute mediante processi chimici ammessi dallo Standard NATRUE. La percentuale minima e massima di ingredienti “naturali” e “di origine (derivazione) naturale” che deve essere presente nel prodotto finito varia a seconda della tipologia del prodotto ed è indicata nella Tabella 1 dello standard NATRUE.
COSMETICO NATURALE CON INGREDIENTI BIOLOGICI
Il prodotto deve contenere:
Almeno il 15% di sostanze “naturali” lavorate solo con processi fisici; di questo 15%, almeno il 70% deve essere rappresentato da ingredienti biologici certificati in base al Reg. CE 834/2007 o allo standard NOP/USDA.
Massimo il 15% di sostanze “di origine (derivazione) naturale”.
Anche in questo caso lo standard prevede percentuali specifiche a seconda della categoria del prodotto oggetto della certificazione. Tali percentuali sono riportate nella Tabella 2 dello standard NATRUE.
COSMETICO BIOLOGICO
Il prodotto deve contenere:
Almeno il 20% di sostanze “naturali” lavorate solo con processi fisici; di questo 20%, almeno il 95% deve essere rappresentato da ingredienti biologici certificati in base al Reg. CE 834/2007 o allo standard NOP/USDA.
Massimo il 15% di sostanze “di origine (derivazione) naturale”.
Per le percentuali minime e massime relative al prodotto da certificare bisogna fare riferimento alla Tabella 3 dello standard NATRUE.
La certificazione NATRUE può essere rilasciata solo da Organismi di Certificazione indipendenti e accreditati.
BIOAGRICERT
Bioagricert nasce nel 1984 come Bioagricoop formato da un gruppo di tecnici esperti e agronomi che iniziano ad operare come
Organismo Tecnico Indipendente di Controllo e di Certificazione verso le aziende che volontariamente si sottoponevano a questi controlli.
Dopo anni di impegno e riconoscimenti, nel 2002 l'attività di controllo e certificazione viene trasferita a Bioagricert.
Le certificazioni sulla cosmesi che rilascia sono:
-
certificazione Natural Origin:
"questo standard prevede che il 95% degli ingredienti siano “naturali” e “di origine naturale”. Il rapporto fra ingredienti “naturali” e “di origine naturale” dipende dalla tipologia dei vari prodotti.
E’ ammesso massimo il 5% di sostanze additive funzionali come da lista allegata allo standard."

- Certificazione_Cosmesi_natural_origin.jpg (61.95 KiB) Visto 11725 volte
-
Certificazione Natural Cosmetic:
"Questo standard prevede che il 95% degli ingredienti siano “naturali” e “di origine naturale”.
Il prodotto finito deve contenere una percentuale minima di ingredienti “naturali” che varia a seconda della tipologia di prodotto."

- Certificazione_cosmesi_natural_Bioagricert.jpg (44.96 KiB) Visto 11725 volte
-
Certificazione cosmesi biologica Bio-Organic:
"Questo standard prevede che il 95% degli ingredienti siano “naturali” e “di origine naturale”. La totalità degli ingredienti “naturali” deve essere certificata biologica in base al Reg. CE 834/2007, agli standard NOP, JAS, IFOAM, etc. In deroga, un 5% di tali ingredienti “naturali” può non essere certificata biologica.
Qualora non tutti gli ingredienti “naturali” siano reperibili certificati biologici, deve essere specificata, in prossimità del marchio, la percentuale di ingredienti biologici utilizzati nel prodotto specifico che, in ogni caso, non deve essere inferiore al 70%."
(Tratto dal sito: http://www.bioagricert.org/it/certifica ... urali.html)

- Certificazione_cosmesi_bio_organic.jpg (51.26 KiB) Visto 11624 volte
Anche Bioagricert è accreditata da NATRUE e può rilasciare la certificazione per i prodotti che devono essere commercializzati al nord Europa.
Normativa in materia di cosmesi naturale e biologica
Attualmente non c'è una normativa univoca che definisce i criteri di valutazione di un prodotto cosmetico che deve essere riconosciuto come naturale e/o biologico. Ogni ente certificatore in Europa ha ideato il proprio standard e il proprio marchio e questo può generare confusione, pertanto in attesa di una normativa che regoli i criteri di certificazione internazionali, si sono creati due standard, alle quali aderiscono i singoli enti certificatori autonomi di varie parti d'Europa.
Queste certificazioni sono quelle summenzionate:
-
Cosmos -
Cosmetics Organic Standard, è entrato in vigore dal primo settembre 2009, appoggiato dagli enti certificatori Ecocert e Cosmebio (Francia), Bdih (Germania), Soil Association (Regno Unito), Bioforum (Belgio) e Icea (Italia).
-
NaTrue, che nasce da alcuni organismi certificatori tra i quali CCPB (Italia), Bio.Inspecta (Svizzera), EcoControl (Germania), che aderiscono a questo disciplinare. Lo scopo dichiarato da NaTrue è di offrire un marchio che indirizzi e tuteli il consumatore che vuole scegliere prodotti realmente naturali.
In questo articolo vorrei fare chiarezza sulle certificazioni eco biologiche per i cosmetici e la detergenza e sulla normativa vigente.
E' importante anche per comprendere tutti i loghi e i marchi che si ritrovano sempre più di frequente sui prodotti che acquistiamo.
[b]Gli enti certificatori, certificazioni, marchi e loghi[/b]
Qui di seguito i principali enti certificatori italiani con i loghi che vengono inseriti sulle confezioni dei cosmetici.
[b][i]ICEA[/i][/b]
In Italia è il più conosciuto e segue uno standard disciplinare la cui descrizione la riportiamo dal loro sito [url=http://www.icea.info]http://www.icea.info[/url].
[i]"I prodotti della [b]Eco Bio Cosmesi[/b] si caratterizzano per:
[list]1. l'utilizzo di materie prime da agricoltura biologica o da raccolta spontanea;
2. l’assenza nei prodotti di materiali discutibili dal punto di vista ecologico, sia nel prodotto stesso che nell'imballaggio;
3. l’assenza di materie prime non vegetali considerate “a rischio”, ovvero allergizzanti, irritanti o con evidenze di probabili danni per la salute dell’uomo;
4. la riduzione dell'impatto ambientale dovuto agli imballaggi superflui (confezioni singole) o non riciclabili (si promuovono imballaggi da materie prime rinnovabili, materiali riciclabili o collegati ad un sistema di restituzione dei vuoti).[/list]
I criteri che ci hanno guidato nella scelta delle materie prime ammesse sono stati:
- scarsa tossicità ed assenza effetti indesiderati sull’uomo;
- basso impatto ambientale;
- dermocompatibilità."[/i]
Con questa certificazione si ottiene questo logo: [attachment=11]Certificazione_Icea_Bio_Cosmesi.png[/attachment]
Icea ha poi creato la certificazione [b]Cosmos[/b] che segue uno Standard internazionale della Cosmesi Bio e Naturale, entrato in vigore nel 2009, il quale è il risultato di una ricerca e confronto con i marchi certificatori di riferimento più conosciuti in Europa.
[u]La certificazione Cosmos prevede l'utilizzo di una chimica verde e il divieto di nanotecnologie.[/u]
I livelli di certificazione Cosmos sono due:
- [b]Cosmos organic[/b], per i prodotti e gli ingredienti biologici.
[attachment=10]Icea_Cosmos_Organic.png[/attachment]
- [b]Cosmos natural[/b], per i prodotti naturali.
[attachment=9]Icea_Cosmos_natural.png[/attachment]
[i]"Lo Standard prevede, inoltre, un sistema di verifica e approvazione materie prime/ingredienti non biologici ([b]NOI - Non Organic Ingredients[/b]) autorizzate per la formulazione di prodotti a marchio Cosmos.
Per un prodotto cosmetico garantito e di qualità è richiesto il rispetto di requisiti ambientali e animalisti seguendo delle regole e un linguaggio internazionale comune che parte dalla definizione delle diverse categorie di ingredienti cosmetici fino ai calcoli per quantificare le diverse percentuali di componenti biologiche, naturali e di petrolchimica residua (mai superiore al 2%).
(Tratto da http://www.icea.info/it/perche-bio/cosmesi-e-detergenza/cosmesi/cosmos-organic-inspected)"
[/i]
Icea ha anche certificazioni per la detergenza ecologica le quali si distinguono in:
- [b]certificazione Eco Detergenza.[/b]
[attachment=5]Certificazione_Icea_Eco_Detergenza.png[/attachment]
- [b]certificazione Eco Bio Detergenza[/b]
[attachment=4]Certificazione_Icea_Eco_Bio_Detergenza.png[/attachment]
Si tratta di :
[i]"[...] certificazioni volontarie di prodotto rilasciate da ICEA sulla base di una verifica di conformità dei prodotti e del processo produttivo ai requisiti indicati nel Disciplinare per la Eco Bio ed Eco Detergenza.
ICEA ha avviato un percorso di regolamentazione del settore che, ad oggi, ha prodotto un disciplinare condiviso dalle parti interessate alla produzione, commercializzazione e consumo di tali prodotti.
I requisiti principali che lo standard vuole garantire sono:
- l’assenza sia nel prodotto che nel materiale da imballaggio di materie “a rischio” dal punto di vista ecologico;
- l’assenza di materie prime non vegetali considerate “a rischio”, ovvero allergizzanti, irritanti o ritenute dannose per la salute dell’uomo e dell’ambiente;
- imballaggi da materie prime rinnovabili, materiali riciclabili o collegati ad un sistema di restituzione dei vuoti;
un prodotto dotato di buona performance ed efficacia equiparabile con i prodotti convenzionali di alta gamma.
I prodotti riportanti l’indicazione [b]Eco Bio Detergenza[/b] sono ottenuti utilizzando materie prime vegetali provenienti da coltivazioni biologiche o da raccolta spontanea certificate ai sensi del Reg. CE 834/07 (o altre normative internazionali di riferimento: es. NOP, JAS, COR, ecc.).
Nei prodotti riportanti l’indicazione Eco Detergenza è ammessa l'utilizzo di prodotti derivanti da agricoltura convenzionale purché non OGM o derivanti da OGM (in caso di prodotti "a rischio", ossia presenti sul mercato in forma OGM come mais, soia, colza, ecc. è richiesta la certificazione volontaria di prodotto rilasciata da enti terzi accreditati).
(Tratto da: http://www.icea.info/it/perche-bio/cosmesi-e-detergenza/detergenza/eco-bio-detergenza)."[/i]
Infine ICEA ha un marchio che garantisce che il prodotto si attenga ai requisiti del LAV (Lega Anti Vivisezione - http://www.lav.it) per lo [u]Standard Internazionale Non Testato suglia animali.[/u]
[attachment=1]Controllo_LAV.png[/attachment]
Questo marchio si può ottenere facendo richiesta ad ICEA.
[i]"Lo Standard fissa i criteri per evitare l’incremento della sperimentazione dei cosmetici sugli animali, e garantire una politica aziendale “cruelty free”, ossia libera da crudeltà sugli animali.
Esso è stato messo a punto dalle maggiori organizzazioni animaliste mondiali, guidate dalla Coalizione europea contro la vivisezione (ECEAE http://www.eceae.org ), di cui LAV è membro italiano, oltre ad essere l’unico soggetto in Italia abilitato all’utilizzo del marchio che valorizza i prodotti e le aziende che rispondono ai requisiti richiesti dal suddetto standard.
Sono circa 150 le aziende in tutto il mondo ad avere già aderito allo standard, impegnandosi a non praticare e non far praticare la sperimentazione animale dei prodotti finiti e degli ingredienti.
A partire dal 2004, la LAV approva le aziende aderenti solo a seguito dell’esito positivo degli audit che vengono svolti da ICEA.
La LAV autorizza l’utilizzo in etichetta del marchio europeo della coalizione e/o della dicitura “Stop ai test animali – Controllato ICEA per LAV n°……”
(Tratto da: http://www.icea.info/it/perche-bio/cosmesi-e-detergenza/cosmesi/lav-lega-anti-vivisezione)"[/i]
[b]CCPB[/b]
E' un ente certificatore italiano che opera nei settori agroalimentare e "no food" biologici, eco-compatibili ed eco-sostenibili.
CCPB è anche partner di[i] IFOAM “International Federation of Organic Farming”[/i], di [i]EOCC[/i] ([i]European Organic Certifiers Council[/i]) e [i]Quavera[/i].
Le certificazioni che può rilasciare il CCPB sono:
- [b]Cosmetici biologici[/b]:
[i]"Il principio alla base dello standard per i Cosmetici biologici è la provenienza delle materie prime da agricoltura biologica. Lo standard individua quei i requisiti minimi, in termini di ingredienti, di formulazione e di processo produttivo, che un cosmetico deve avere per essere certificato come biologico.
[b]Cosmetici biologici e convenzionale[/b]
Per essere definito bio un prodotto cosmetico deve contenere un minimo del 95% di ingredienti biologici e nella sua produzione non si possono utilizzare derivati di origine petrolifera, paraffine, formaldeide e coloranti di origine sintetica. Questi ingredienti sono sostituiti da derivati vegetali, più sicuri per la salute del consumatore e con maggiore salvaguardia dell’ambiente. I cosmetici certificati hanno maggiore affinità con la pelle, grazie alla limitata presenza di sostanze di sintesi e al largo uso di materie prime biologiche. Infatti, viene favorito l’uso di ingredienti naturali come acque floreali, oli vegetali, oli essenziali e fitoestratti, preferibilmente provenienti da agricoltura biologica. I cosmetici biologici non contengono OGM né profumi sintetici."
(Tratto da: http://www.ccpb.it/blog/2012/05/10/cosmetici-biologici)[/i]
[attachment=7]CCPB_cosmeticibiologici.png[/attachment]
- [b]Cosmetici naturali[/b]:
[i]"Il principio alla base dello standard per i Cosmetici naturali è appunto la naturalità delle materie prime impiegate. Lo standard individua quei i requisiti minimi, in termini di ingredienti, di formulazione e di processo produttivo, che un cosmetico deve avere per essere certificato come naturale.
[b]Cosmesi naturale e convenzionale[/b]
Per essere definito naturale un prodotto cosmetico deve contenere materie prime che devono essere appunto al 90% naturali e nella sua produzione non si possono utilizzare derivati di origine petrolifera, paraffine, formaldeide e coloranti di origine sintetica. Questi ingredienti sono sostituiti da derivati vegetali, più sicuri per la salute del consumatore e con maggiore salvaguardia dell’ambiente. I cosmetici certificati hanno maggiore affinità con la pelle, grazie alla limitata presenza di sostanze di sintesi. Infatti, viene favorito l’uso di ingredienti naturali come acque floreali, oli vegetali, oli essenziali e fitoestratti, preferibilmente provenienti da agricoltura biologica."
(Tratto da: http://www.ccpb.it/blog/2012/05/10/cosmetici-naturali)[/i]
Oltre che del biologico, CCPB si occupa di garantire una certificazione di prodotti agroalimentari che rispettino l’integrazione tra input naturali e una riduzione dell’immissione di sostanze chimiche.
Fra queste certificazioni troviamo:
- [b]certificato Vegano[/b], prevede che: [i]"I prodotti vegani devono essere ottenuti senza l’utilizzo di qualsiasi materia prima e/o sostanza e/o ingrediente di origine animale e di altri prodotti degli allevamenti. Non possono essere utilizzati alimenti, ingredienti, coadiuvanti e/o ausiliari di fabbricazione di origine animale ottenuti con il sacrificio e/o il maltrattamento degli animali. Si tratta di una certificazione volontaria, e quindi non basata su una norma di legge pubblica come avviene per il biologico e per le altre certificazioni in ambito regolamentato (DOP e IGP)."
(Tratto da http://www.ccpb.it/blog/2015/04/10/prodotti-vegani)[/i]
[attachment=8]Certificato_Vegano-IT.jpg[/attachment]
- [b]Certificato NonOgm[/b], il quale viene rilasciato a seguito valutazione di documentazione e ispezione sui siti di produzione.
Il CCPB è riconosciuto dall'organizzazione No Profit [b]Natrue[/b], la quale è formata da produttori di vari paesi d’Europa che hanno messo a punto uno standard molto rigoroso sulla cosmesi bio, in attesa di una regolamentazione europea che si occupi del settore cosmesi.
[i]Natrue[/i] distingue tre livelli di certificazione:
- Cosmetici biologici, con un minimo del 95% di ingredienti biologici.
- Cosmetici naturali con componente biologica, con un minimo del 70% di ingredienti biologici.
- Cosmetici naturali.
Il sito di riferimento è: http://www.natrue.org
[attachment=6]Certificazione_Natrue.png[/attachment]
[b]STANDARD INTERNAZIONALE NATRUE[/b]
Lo Standard NATRUE è uno standard internazionale che definisce criteri per la produzione di cosmetici naturali, cosmetici naturali con componenti biologici e cosmetici biologici secondo le seguenti categorie di prodotto.
[b]COSMETICO NATURALE
[/b]
Lo standard prevede che i cosmetici naturali contengano sostanze di origine vegetale, minerale-inorganica o animale (eccetto vertebrati morti) o le loro miscele e prodotti di reazione. Per l’ottenimento e la successiva lavorazione sono ammessi soltanto processi fisici e detergenti consentiti dallo Standard NATRUE. Possono essere impiegate anche sostanze “di origine (derivazione) naturale” solo se ottenute mediante processi chimici ammessi dallo Standard NATRUE. La percentuale minima e massima di ingredienti “naturali” e “di origine (derivazione) naturale” che deve essere presente nel prodotto finito varia a seconda della tipologia del prodotto ed è indicata nella Tabella 1 dello standard NATRUE.
[b]COSMETICO NATURALE CON INGREDIENTI BIOLOGICI
[/b]
Il prodotto deve contenere:
Almeno il 15% di sostanze “naturali” lavorate solo con processi fisici; di questo 15%, almeno il 70% deve essere rappresentato da ingredienti biologici certificati in base al Reg. CE 834/2007 o allo standard NOP/USDA.
Massimo il 15% di sostanze “di origine (derivazione) naturale”.
Anche in questo caso lo standard prevede percentuali specifiche a seconda della categoria del prodotto oggetto della certificazione. Tali percentuali sono riportate nella Tabella 2 dello standard NATRUE.
[b]COSMETICO BIOLOGICO[/b]
Il prodotto deve contenere:
Almeno il 20% di sostanze “naturali” lavorate solo con processi fisici; di questo 20%, almeno il 95% deve essere rappresentato da ingredienti biologici certificati in base al Reg. CE 834/2007 o allo standard NOP/USDA.
Massimo il 15% di sostanze “di origine (derivazione) naturale”.
Per le percentuali minime e massime relative al prodotto da certificare bisogna fare riferimento alla Tabella 3 dello standard NATRUE.
La certificazione NATRUE può essere rilasciata solo da Organismi di Certificazione indipendenti e accreditati.
[b]BIOAGRICERT[/b]
Bioagricert nasce nel 1984 come Bioagricoop formato da un gruppo di tecnici esperti e agronomi che iniziano ad operare come [i]Organismo Tecnico Indipendente di Controllo e di Certificazione[/i] verso le aziende che volontariamente si sottoponevano a questi controlli.
Dopo anni di impegno e riconoscimenti, nel 2002 l'attività di controllo e certificazione viene trasferita a Bioagricert.
Le certificazioni sulla cosmesi che rilascia sono:
- [b]certificazione Natural Origin[/b]: [i]"questo standard prevede che il 95% degli ingredienti siano “naturali” e “di origine naturale”. Il rapporto fra ingredienti “naturali” e “di origine naturale” dipende dalla tipologia dei vari prodotti.
E’ ammesso massimo il 5% di sostanze additive funzionali come da lista allegata allo standard."[/i]
[attachment=2]Certificazione_Cosmesi_natural_origin.jpg[/attachment]
- [b]Certificazione Natural Cosmetic[/b]: [i]"Questo standard prevede che il 95% degli ingredienti siano “naturali” e “di origine naturale”.
Il prodotto finito deve contenere una percentuale minima di ingredienti “naturali” che varia a seconda della tipologia di prodotto."[/i]
[attachment=3]Certificazione_cosmesi_natural_Bioagricert.jpg[/attachment]
- [b]Certificazione cosmesi biologica Bio-Organic[/b]: [i]"Questo standard prevede che il 95% degli ingredienti siano “naturali” e “di origine naturale”. La totalità degli ingredienti “naturali” deve essere certificata biologica in base al Reg. CE 834/2007, agli standard NOP, JAS, IFOAM, etc. In deroga, un 5% di tali ingredienti “naturali” può non essere certificata biologica.
Qualora non tutti gli ingredienti “naturali” siano reperibili certificati biologici, deve essere specificata, in prossimità del marchio, la percentuale di ingredienti biologici utilizzati nel prodotto specifico che, in ogni caso, non deve essere inferiore al 70%."
(Tratto dal sito: http://www.bioagricert.org/it/certificazione/servizi-certificazione/certificazione-cosmetici-naturali.html)[/i]
[attachment=0]Certificazione_cosmesi_bio_organic.jpg[/attachment]
Anche Bioagricert è accreditata da NATRUE e può rilasciare la certificazione per i prodotti che devono essere commercializzati al nord Europa.
[b]Normativa in materia di cosmesi naturale e biologica[/b]
Attualmente non c'è una normativa univoca che definisce i criteri di valutazione di un prodotto cosmetico che deve essere riconosciuto come naturale e/o biologico. Ogni ente certificatore in Europa ha ideato il proprio standard e il proprio marchio e questo può generare confusione, pertanto in attesa di una normativa che regoli i criteri di certificazione internazionali, si sono creati due standard, alle quali aderiscono i singoli enti certificatori autonomi di varie parti d'Europa.
Queste certificazioni sono quelle summenzionate:
- [b]Cosmos[/b] - [i]Cosmetics Organic Standard[/i], è entrato in vigore dal primo settembre 2009, appoggiato dagli enti certificatori Ecocert e Cosmebio (Francia), Bdih (Germania), Soil Association (Regno Unito), Bioforum (Belgio) e Icea (Italia).
- [b]NaTrue[/b], che nasce da alcuni organismi certificatori tra i quali CCPB (Italia), Bio.Inspecta (Svizzera), EcoControl (Germania), che aderiscono a questo disciplinare. Lo scopo dichiarato da NaTrue è di offrire un marchio che indirizzi e tuteli il consumatore che vuole scegliere prodotti realmente naturali.