da NaturAthanor » 26/03/2021, 6:06

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E' stato ricostruito un modello che descrive le mappe delle isole di plastica e di come si formano negli oceani.
Si tratta della prima mappa che mostra qual'è la probabilità che i rifiuti di plastica vengano trasportati da un'area all'altra dell'oceano.
Infatti i giochi di correnti trascinano ogni giorno tonnellate di plastica dalle coste fino al largo, dove i detriti restano intrappolati in vortici oceanici formando le isole di plastica.
Una molto conosciuta è l'enorme isola
Great Pacific Garbage Patch collocata nel Pacifico settentrionale.
Il modello statistico pubblicato sulla rivista
Chaos, è stato elaborato grazie alla ricerca coordinata dall'esperto di fisica dei fluidi
Philippe Miron, dell'
Universita' di Miami, in collaborazione con
Francisco Beron-Vera, del dipartimento di
Scienze dell'atmosfera e con i matematici dell'
Università di Berlino Luzie Helfmann e
Peter Koltai.
Come fa notare Miron, il modello è stato utile per individuare
"un canale di transizione che collega il Great Pacific Garbage Patch con le coste dell'Asia orientale". Ciò fa capire che quella zona è un punto di forte inquinamento da plastica.
Inoltre si è trovata conferma che il
vortice dell'Oceano Indiano è una vera e propria "trappola" per i rifiuti di plastica. Depositi importanti si trovano infatti nel Golfo del Bengala.
Mentre nell'
Atlantico, le plastiche vengono catturate nel
Golfo di Guinea.
Miron ha spiegato che con questo modello si è visto che i vortici oceanici hanno un debole collegamento fra loro o sono addirittura indipendenti, tanto che
"in caso di venti straordinariamente intensi, è' più' probabile che un vortice subtropicale esporti rifiuti verso le coste che in un altro vortice".
Fra i principali risultati del modello c'è infine il fatto che,
"mentre il vortice subtropicale del Pacifico settentrionale attrae la maggior parte dei detriti, in linea - ha osservato il ricercatore - con le valutazioni precedenti, il vortice del Pacifico meridionale è il più duraturo in quanto le plastiche intrappolate nel vortice riescono a sfuggire molto difficilmente".

- Mappa_vortici_isole_di_plastica_oceano.jpg (30.05 KiB) Visto 17722 volte
Ricostruzione delle principali correnti che trascinano la plastica dispersa negli oceani (fonte: Philippe Miron, Francisco Beron-Vera, Luzie Helfmann, and Peter Koltai)
(Da Notizie Ansa)
[anchor]Mappe_isole_plastica[/anchor][attachment=0]Great_Pacific_Garbage_Patch.jpg[/attachment]
E' stato ricostruito un modello che descrive le mappe delle isole di plastica e di come si formano negli oceani.
Si tratta della prima mappa che mostra qual'è la probabilità che i rifiuti di plastica vengano trasportati da un'area all'altra dell'oceano.
Infatti i giochi di correnti trascinano ogni giorno tonnellate di plastica dalle coste fino al largo, dove i detriti restano intrappolati in vortici oceanici formando le isole di plastica.
Una molto conosciuta è l'enorme isola [i][b]Great Pacific Garbage Patch[/b][/i] collocata nel Pacifico settentrionale.
Il modello statistico pubblicato sulla rivista [i][b][url=https://publishing.aip.org/publications/latest-content/how-does-plastic-debris-make-its-way-into-ocean-garbage-patches/]Chaos[/url][/b][/i], è stato elaborato grazie alla ricerca coordinata dall'esperto di fisica dei fluidi [i]Philippe Miron[/i], dell'[b]Universita' di Miami[/b], in collaborazione con [i]Francisco Beron-Vera[/i], del dipartimento di [b]Scienze dell'atmosfera[/b] e con i matematici dell'[b]Università di Berlino[/b] [i]Luzie Helfmann[/i] e [i]Peter Koltai[/i].
Come fa notare Miron, il modello è stato utile per individuare [i]"un canale di transizione che collega il Great Pacific Garbage Patch con le coste dell'Asia orientale". Ciò fa capire che quella zona è un punto di forte inquinamento da plastica.
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Inoltre si è trovata conferma che il [b]vortice dell'Oceano Indiano è una vera e propria "trappola" per i rifiuti di plastica[/b]. Depositi importanti si trovano infatti nel Golfo del Bengala.
Mentre nell'[b]Atlantico[/b], le plastiche vengono catturate nel [b]Golfo di Guinea[/b].
Miron ha spiegato che con questo modello si è visto che i vortici oceanici hanno un debole collegamento fra loro o sono addirittura indipendenti, tanto che [i]"in caso di venti straordinariamente intensi, è' più' probabile che un vortice subtropicale esporti rifiuti verso le coste che in un altro vortice"[/i].
Fra i principali risultati del modello c'è infine il fatto che,[i] "mentre il vortice subtropicale del Pacifico settentrionale attrae la maggior parte dei detriti, in linea - ha osservato il ricercatore - con le valutazioni precedenti, il vortice del Pacifico meridionale è il più duraturo in quanto le plastiche intrappolate nel vortice riescono a sfuggire molto difficilmente"[/i].
[attachment=1]Mappa_vortici_isole_di_plastica_oceano.jpg[/attachment]
[i]Ricostruzione delle principali correnti che trascinano la plastica dispersa negli oceani (fonte: Philippe Miron, Francisco Beron-Vera, Luzie Helfmann, and Peter Koltai)[/i]
(Da Notizie Ansa)