da NaturAthanor » 17/01/2018, 5:22
Anche in Italia è da tempo stato rilevato inquinamento da
PFAS ovvero
Sostanze perfluoro alchiliche. Sono sostanze di largo utilizzo sin dagli anni '50 e servono per dare maggiore resistenza contro grassi e acqua ai seguenti materiali: tessuti, carta, rivestimenti per contenitori di alimenti. Sono usati anche nella produzione di pellicole fotografiche, schiume antincendio e detergenti per la casa.
A causa del massiccio utilizzo sono stati rilevati PFAS in concentrazioni preoccupanti per l'ambiente e gli organismi viventi.
Sono state introdotte nell'Unione Europea restrizioni nell'uso già dal 2006 in particolare per il
PFOS, una delle molecole più diffuse fra i PFAS, ma nonostante le restrizioni non sono ancora stabiliti i livelli di concentrazione ammessi per le acque potabili e nella normativa in atto sia nazionale che europea non sono previsti limiti di concentrazione.
Si sottolinea che queste sostanze sono risultate interferenti endocrini legati a possibile sviluppo di patologie di reni, polmoni e pelle.
"Le sostanze sono caratterizzate da una notevole resistenza nell'ambiente, associata ad una rilevante capacità di diffusione e da una persistenza molto significativa che determinano una diffusa presenza nell'ambiente idrico, nell’ambiente e negli organismi, incluso l‘uomo, dove tendono ad accumularsi nel tempo." (Citaz. da regione.veneto.it)
Nel 2013 è stata fatta una ricerca sperimentale dal CNR e dal Ministero dell'Ambiente nel bacino del Po e nei principali bacini fluviali italiani sulla presenza di potenziali inquinanti "emergenti". E' stata rilevata la presenza di sostanze perfluoro alchiliche (PFAS) in acque sotterranee, acque superficiali e acque potabili.
In particolare si sono riscontrati livelli preoccupanti nelle
province di Vicenza (territorio della bassa Valle dell’Agno), Verona e Padova e rete idrografica Poscola, Agno-Guà-Frassine, Togna-Fratta-Gorzone, Retrone, Bacchiglione, ecc...
La causa è imputabile con molta probabilità all'impianto dell'azienda Miteni presente dal 1964 nella produzione di molecole fluorurate per l'industria farmaceutica, tecnica e agricola e infatti le maggiori concentrazioni di PFAS sono state rilevate presso il depuratore di Trissino, in cui confluivano le acque fognarie con gli scarichi della Miteni.
Dall'acqua i PFAS sono poi entrati anche nella catena alimentare monitorata dall'Istituto di Sanità (ISS) e i cui risultati appena pubblicati sono di 250.000 persone che hanno usato per anni acqua potabile inquinata e 60.000 persone coinvolte a livello maggiore.
In Veneto il governo ha avviato la procedura per dichiarare lo stato di emergenza per le zone colpite dall'inquinamento da Pfas. Il commissario che verrà nominato dovrà adottare ordinanze speciali per gestire lo stato di emergenza.
E' stato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, a richiedere il 19 settembre 2017 la deliberazione per lo stato di emergenza.
Fra varie polemiche politiche si attende la deliberazione.

- PFAS_mappa_zone_contaminate.jpg (60.47 KiB) Visto 31476 volte
Anche in Italia è da tempo stato rilevato inquinamento da [i]PFAS[/i] ovvero [i]Sostanze perfluoro alchiliche[/i]. Sono sostanze di largo utilizzo sin dagli anni '50 e servono per dare maggiore resistenza contro grassi e acqua ai seguenti materiali: tessuti, carta, rivestimenti per contenitori di alimenti. Sono usati anche nella produzione di pellicole fotografiche, schiume antincendio e detergenti per la casa.
A causa del massiccio utilizzo sono stati rilevati PFAS in concentrazioni preoccupanti per l'ambiente e gli organismi viventi.
Sono state introdotte nell'Unione Europea restrizioni nell'uso già dal 2006 in particolare per il [b]PFOS[/b], una delle molecole più diffuse fra i PFAS, ma nonostante le restrizioni non sono ancora stabiliti i livelli di concentrazione ammessi per le acque potabili e nella normativa in atto sia nazionale che europea non sono previsti limiti di concentrazione.
[u]Si sottolinea che queste sostanze sono risultate interferenti endocrini legati a possibile sviluppo di patologie di reni, polmoni e pelle.[/u]
[i]"Le sostanze sono caratterizzate da una notevole resistenza nell'ambiente, associata ad una rilevante capacità di diffusione e da una persistenza molto significativa che determinano una diffusa presenza nell'ambiente idrico, nell’ambiente e negli organismi, incluso l‘uomo, dove tendono ad accumularsi nel tempo." (Citaz. da regione.veneto.it) [/i]
Nel 2013 è stata fatta una ricerca sperimentale dal CNR e dal Ministero dell'Ambiente nel bacino del Po e nei principali bacini fluviali italiani sulla presenza di potenziali inquinanti "emergenti". E' stata rilevata la presenza di sostanze perfluoro alchiliche (PFAS) in acque sotterranee, acque superficiali e acque potabili.
In particolare si sono riscontrati livelli preoccupanti nelle [color=#FF0000]province di Vicenza (territorio della bassa Valle dell’Agno), Verona e Padova e rete idrografica Poscola, Agno-Guà-Frassine, Togna-Fratta-Gorzone, Retrone, Bacchiglione, ecc...[/color]
La causa è imputabile con molta probabilità all'impianto dell'azienda Miteni presente dal 1964 nella produzione di molecole fluorurate per l'industria farmaceutica, tecnica e agricola e infatti le maggiori concentrazioni di PFAS sono state rilevate presso il depuratore di Trissino, in cui confluivano le acque fognarie con gli scarichi della Miteni.
Dall'acqua i PFAS sono poi entrati anche nella catena alimentare monitorata dall'Istituto di Sanità (ISS) e i cui risultati appena pubblicati sono di 250.000 persone che hanno usato per anni acqua potabile inquinata e 60.000 persone coinvolte a livello maggiore.
In Veneto il governo ha avviato la procedura per dichiarare lo stato di emergenza per le zone colpite dall'inquinamento da Pfas. Il commissario che verrà nominato dovrà adottare ordinanze speciali per gestire lo stato di emergenza.
E' stato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, a richiedere il 19 settembre 2017 la deliberazione per lo stato di emergenza.
Fra varie polemiche politiche si attende la deliberazione.
[attachment=0]PFAS_mappa_zone_contaminate.jpg[/attachment]