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I carciofi sono ortaggi che si raccolgono in primavera e in autunno e vengono incontro proprio alle esigenze fisiologiche del corpo di depurarsi soprattutto nei cambi stagione.
I carciofi sono infatti particolarmente conosciuti per la capacità di
depurare e
disintossicare il fegato, aiutando l'organismo ad eliminare le tossine e
favorendo la diuresi.
I carciofi (
Cynaria scolymus) erano conosciuti presso i Greci che li chiamavano
kinara e presso i Romani, che li chiamavano
cynara.
Devono invece l'attuale nome dall'arabo "
kharshuf".
Questo ortaggio iniziò ad essere conosciuto e coltivato in Sicilia già nei primi secoli d.C. e si diffuse nelle regioni con clima più mite, diventando uno degli alimenti tipici dell'Italia.
Il carciofo è una pianta della famiglia delle
Asteraceae che si presenta con fusto robusto e ramificato e che può raggiungere fino ad un metro e venti centimetri in altezza.
Viene raccolto
ad ottobre e ad aprile-giugno, ma ci sono molte specie che fioriscono più volte durante l'anno.
Proprietà e benefici dei carciofi
I carciofi crudi hanno
82 kcal per 100g.
Sono ricchi di:
- Potassio 376 mg
- Sodio 133 mg
- Calcio 86 mg
- Fosforo 67 mg
- Magnesio 60 mg
- Ferro 1 mg
- Vitamina A 18 mcg
- Vitamina C 12 mg
Contengono anche le vitamine B1, B2, B3, Zinco, Manganese, Selenio, parecchie fibre e pochi grassi.
Il principio attivo che li rende così benefici per il fegato è la
cinarina, la quale
favorisce la diuresi e la secrezione biliare ha funzione antiossidante e gli conferisce il tipico sapore amaro.
I carciofi quindi sono a pieno titolo un alimento che ha la funzione di
proteggere il fegato aumentando il flusso di bile e sono anche molto indicati per chi soffre di diabete.
Il carciofo è inoltre un alimento che ha effetto positivo anche sul sistema cardiocircolatorio, perché diminuisce il colesterolo ed ha proprietà
antiossidanti dovute oltre che dalla cinarina anche dalla presenza di:
- Luteolina: è un potente antiossidante che, secondo vati studi, aiuta a prevenire l’infiammazione ed i tumori.
- Inulina: è un prebiotico, ovvero può aumentare la quantità di microrganismi benefici nell'intestino.
- Acido clorogenico: è un antiossidante presente nel cuore del carciofo, che aiuta a formare legami con composti tossici ed ha quindi proprietà disintossicanti, oltre ad essere di aiuto nel prevenire malattie arteriosclerotiche e cardiovascolari.
Vi è anche la presenza dei flavonoidi
quercetina e
rutina e dell'
acido gallico, un polifenolo antiemorragico ed antiossidante.
Fra le varietà italiane più conosciute ci sono:
– il
Catanese o
Violetto di Sicilia, diffuso al Sud Italia;
– il
Romano ("
mammola") e il simile
Paestum (IGP), denominati secondo le aree cui fanno riferimento le colture;
– il
Violetto di Toscana;
– lo
spinoso sardo, con una varietà ligure molto simile conosciuta come
carciofo spinoso d’Albenga.
Nel mondo le varietà di carciofo coltivate sono circa novanta.
Per acquistarlo fresco si controlla se è sodo e senza macchie. Per capire la freschezza dei carciofi si possono premere fra il dito indice e pollice e vedere se non si appiattiscono, segno inequivocabile che sono ancora freschi.
Controindicazioni
I carciofi sono controindicati a chi soffre di problemi al fegato e colecisti in quanto possono peggiorarne i sintomi. E' bene specificare che i carciofi cono protettivi per il fegato e ne prevengono le malattie, ma non sono adeguati a curare patologie già esistenti come la colecisti.
Il consumo dei carciofi è da evitare anche per chi ha problemi alla vescica perché essendo diuretici ne stimolano la funzione.
Sono sconsigliati a chi ha allergie al Crisantemo, alla Calendula o alla Margherita.
Ricette con carciofi