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Ogni anno Legambiente pubblica i risultati dell'indagine "Beach Litter" riguardo ai rifiuti sulle spiagge. Anche per il 2020 purtroppo, i risultati non sono confortanti, anzi è deplorevole che se da un lato è leggermente calata la quantità di rifiuti rispetto al 2019 (complice il lockdown dell'emergenza sanitaria), dall'altro fra i nuovi rifiuti che si ritrovano OVUNQUE, ci sono mascherine, guanti e prodotti legati alla situazione COVID-19.

I numeri che ci dà Legambiente con "Beach Litter 2020", sono di una media di 654 rifiuti ogni 100 metri, di cui più dell'80% è plastica.

Il monitoraggio ha riguardato 43 spiagge di 13 regioni in Italia e quello che si è trovato è l'effetto di negligenza e mancanza di educazione. Ad aggravare tutto ci sono la cattiva gestione dei rifiuti e l'assenza di depurazione. Questo consente ai rifiuti di passare dalla terraferma ai litorali delle spiagge, attraverso i corsi d'acqua e gli scarichi.

Il totale dei rifiuti censiti ammonta 28.137 in un’area di 189mila metri quadri. Su quasi la metà delle spiagge sondate, la percentuale di plastica raggiunge o supera il 90% del totale dei rifiuti.

Gli approfondimenti al link: Indagine Beach Litter di Legambiente 2020: rifiuti ad ogni passo